poluan

  • emageht ha scritto un nuovo articolo 4 anni fa

    Applausi alle scene del passato ambientate a Napoli, un “mezzo film” a cui darei un 8 per le atmosfere, la recitazione e gli eventi narrati.
    Poi però purtroppo c’è un altro mezzo film, ambientato in Lettonia, t […]

  • Naima ha scritto un nuovo articolo 4 anni fa

    Ho capito che si parla della vecchia Hollywood, ma una cosa così cafona mi sembra eccessiva. Comunque veramente mi piange il cuore per quello che sto per dire, da fan di Quentin Tarantino, ma non posso […]

  • Naima ha scritto un nuovo articolo 4 anni fa

    Mi stupisco che qualcuno non sia riuscito ad arrivare alla fine, perché per me sarebbe stato puro intrattenimento anche senza audio, solo con le immagini. Premesso ciò, come Hereditary, anche questo film lascia p […]

  • sempreassurda ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa

    incredibile e folle documentario che solo l’america poteva produrre.

  • Naima ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 1 mese fa

    Ho letto molte recensioni su questo film, alcune super positive altre super negative, senza vie di mezzo.
    Premetto che mi approccio a questo tipo di film sempre con molto interesse, sono appassionata del genere, […]

  • Naima ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Sinceramente? È una vita che non commento/recensisco un film, un po’ perché mi è passata la voglia, un po’ per tempo, un po’ perché non è che di recente abbia visto film che mi hanno lasciato qualcosa, un segn […]

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 7 mesi fa

    Recentemente Martin Scorsese se ne è uscito con una frase sui cinefumetti che ha scatenato una marea di polemiche. “Sono dei parchi giochi, non è vero cinema” ha detto più o meno. Io ovviamente concordo con il buo […]

    • Sono d’accordo sullo spessore del film. Tolta la prova di Phoenix (che, da sola, vale qualche nientepopcorniana stellina) e la buona ricostruzione d’ambiente (correlata alle azzeccate scelte di fotografia), per me il lavoro (di sceneggiatura) di Phillips (e Scott Silver) è solo sufficiente: come sottolinei, il racconto è troppo esplicito e lineare (ma penso sia il problema di un film a tesi che, in questo caso, deve essere filologicamente corretto).

      • Che poi tra Leone d’oro e critiche piene di entusiasmo mi aspettavo una sceneggiatura di quelle a prova di bomba. Invece resta solo un bel fumettone, per me niente di più, ma ci speravo

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Cinema all’ennesima potenza. Eppure nei cinema (quelli con la c minuscola) non ci finirebbe neanche per sbaglio. L’opera di Refn, spacciata su Amazon Prime come una serie tv, e nemmeno piazzata in homepage non […]

    • Devo devo devo iniziarla, basta rimandare!

    • Aspetto la tua recensione allora. Io proporrei, eccezionalmente, di aggiungere Totdy anche nella sezione “film” e non solo “serie tv”. Sarebbe cool

    • L’ho iniziata e ne sto subendo il fascino: spero di non sbagliare il paragone etologico, ma mi sento turbata come un topo davanti a un serpente <3

    • @michidark tra l’altro in alcune scene la tensione sessuale si taglia con il coltello, cosa non facile da costruire. E spesso l’assenza di musica tende a esaltare questo fattore e ti giuro che mi toglie il fiato, mi sento intimorito e allo stesso tempo “eccitato”. Madò quanto amo Refn.

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 10 mesi fa

    Tra film, serie tv, fumetti e videogiochi, quello della “zombie apocalypse” è forse il genere più abusato. Normale nel 2019 averne le palle piene, ma Jarmusch – da snob qual è – se ne infischia e butta fuori […]

    • Quel passaggio sui videogame ha fatto storcere il naso pure a me.
      Per il resto, il film non mi è dispiaciuto. In realtà, non mi ha fatto ridere, mi è sembrato troppo didascalico nell’uso della metafora, ma, nonostante tutto, mi sembra coerente con quanto sta raccontando ultimamente Jarmusch. Visto insieme a Solo gli amanti sopravvivono e Paterson ha una sua ragion d’essere (però, non regge il confronto).

      • Solitamente abbiamo gusti abbastanza simili. Mi ha stupito molto il tuo 7. Capisco che il film sia molto “jarmuschiano” e si collochi – dici bene – senza problemi tra i due precedenti. Secondo me però una commedia ha bisogno di dialoghi brillanti, sono l’essenza stessa del genere. Qua mancano totalmente di mordente. Anche a volerla vedere come tragedia, a me è parso che la sceneggiatura fosse ridotta all’osso. Un pretesto per divertirsi con i suoi attori feticcio e fargli fare del sano cazzeggio in un contesto un po’ splatter. Il messaggio – semplicissimo e abusato – sembra messo lì per giustificare l’esistenza della pellicola. Le scene con Tom Waits sembrano girate in un secondo momento per riempire il vuoto totale di contenuti. Io non salvo nulla. E Jarmusch solitamente mi piace molto

        • Uhm, per me non è una commedia (infatti, non ho riso mai 😀 ). Diciamo che se lo era negli intenti di Jarmusch non ha raggiunto l’obiettivo. Shame on you, Jim. Però, siccome non sono andata al cinema con l’intenzione di vedere una commedia, non sono rimasta delusa, ecco. Non è neppure una tragedia propriamente detta. Secondo me, è una riflessione e basta. E assume toni angoscianti e drammatici, perché… Insomma, le cose sono così e ci siamo dentro. Jarmusch aveva bisogno di esternare qualcosa su cui rimugina da un po’ e l’ha fatto con questo film. Penso che l’abbia fatto molto meglio negli altri due film che citavo: questa è una variazione sul tema un po’ forzata e, forse, non del tutto necessaria. Ma, come dicevo, la giustifico se pensata insieme a quei due film là, come un terzetto un po’ sbilanciato ma, nel complesso, efficace. Il voto generoso è dovuto a questo: al fatto che questo film sembra completare un discorso che, in realtà, non avevo percepito prima 🙂

  • mat91 ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    Serie animata antologica per adulti, scritta e diretta dal Tim MIler di Deadpool e prodotta da David Fincher, “Love, Death & Robots” è una raccolta di racconti principalmente sci-fi ma che abbracciano anche alt […]

    • Li hai già visti tutti! Per ora, mi sono fermata al quinto: ci risentiamo a fine visione 😉

    • Complimenti per la recensione, veramente molto dettagliata 🙂

      • Grazie, è che essendo episodi molto diversi tra loro avrei fatto molta fatica a riunirli tutti in un discorso unico, ho preferito parlarne uno ad uno.

    • Il succhia anime è un mirabile sunto sull’arroganza e ambizione umana, che fagocita la brutalità rendendola assurda e paradossale. Da qui la critica ad una società dedita al desiderio, non quello naturale e spontaneo della conoscenza, ma quello di ”conquista”, cercando sempre di invadere e corrompere ogni tipo di ambiente. Il vampiro è solo una figura mitologica, che viene usata come pretesto, e soprattutto come monito.

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 2 mesi fa

    L’ultimo lavoro di Lars Von Trier è un debordante calderone della sua poetica, ma anche del suo punto di vista sulla vita. Più che un capolavoro, un testamento artistico. Cos’è l’arte? Il regista lo spiega a […]

    • Il finale, proprio la scena finale intendo, non ha convinto neppure me.
      P.s.: bentornato! ^_^

    • Io senza quel finale (intendo la parte dantesca, tutta) avrei promosso il film a pieni voti. Gli ultimi 15/20 minuti sono davvero di troppo. Di fatto non aggiungono nulla, sono solo un vezzo registico (l’ennesimo) per ribadire il narcisismo di Jack (e di Lars). Von Trier dovrebbe trovare un fidato collaboratore (sceneggiatore?) che lo sappia tenere a freno

      • “Von Trier dovrebbe trovare un fidato collaboratore (sceneggiatore?) che lo sappia tenere a freno”: sono d’accordo. Ti confesso che, fino alla fine, ho sperato che SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER la parentesi dantesca avrebbe portato a una “fuga dall’inferno” di Jack. Nel complesso, la caduta definitiva di Jack ha senso (la dannazione del killer/regista), però, a quel punto, mi aspettavo un sardonico colpo di teatro.

    • Il film mi è sembrata un’accozzaglia di “cose che piacciono a Lars” e il finale, chissà perché, mi ha ricordato quando, alle materne, alcuni compagni non riuscivano ad inserire le figure negli appositi spazi e si finiva col trovare cubi incastrati nello spazio per le sfere e così via. Per quanto riguarda la caduta definitiva di Jack (e mi riallaccio a quello che scrive Stefania), io credo che abbia lasciato allo spettatore il giudizio: il fuoco, in negativo, diventa bianco. Forse che la dannazione di Jack in realtà sia il cammino della luce?

  • laschizzacervelli ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 3 mesi fa

    Non sono un’ambientalista invasata né tantomeno un’animalista ipocrita, so bene che uccidere animali per il sostentamento umano o per altri generi di necessità primarie è una cosa naturale che avviene da ce […]

  • Angela ha scritto un nuovo articolo 6 anni, 3 mesi fa

    consiglio la visione in lingua. il doppiaggio è imbarazzante.

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 9 anni, 2 mesi fa

    Non ho mai capito l’espressione “solo come un cane”.

    Credo che gli uomini siano di gran lunga più soli.

    The Rover è desolazione. E’ un dipinto post apocalittico silenzioso e polveroso.

    Un road movie cru […]

    • @michidark Il personaggio di Pearce è incredibile. Pattinson mostra ancora un briciolo di umanità ma Pearce è completamente disilluso e annichilito. Non è l’apocalisse ad aver distrutto i suoi sentimenti ma la mancanza giustizia. Giustizia catartica che consentirebbe all’uomo di redimersi.

  • Carica di più