Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

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Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Gordon Gekko esce dal carcere dopo aver scontato 8 anni di carcere per le frodi attuate a Wall Street. Nessuno lo attende al di là del cancello del penitenziario. 8 anni dopo Gekko pubblica un libro in cui avverte il mondo della finanza sui rischi catastrofici della nuova bolla e della speculazione in generale. Sua figlia, che non gli parla da anni ritenendolo responsabile della morte del fratello, ha una relazione con Jacob, un giovane rampante broker, specializzato in fonti di energia verde, che vivrà sulla propria pelle lo scoppio della crisi finanziaria dei subprime del 2008...
hartman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Wall Street: Money Never Sleeps
Attori principali: Michael Douglas, Shia LaBeouf, Josh Brolin, Carey Mulligan, Frank Langella, Susan Sarandon, Eli Wallach, Vanessa Ferlito, Jason Clarke, Alexander Wraith, John Bedford Lloyd, Anna Kuchma, Julianne Michelle, Keith Middlebrook, Chuck Pfeiffer, Charlie Sheen, Natalie Morales, Sebastian Sozzi, Tet Wada, Annika Pergament, Maria Bartiromo, Waltrudis Buck, Catherine Wolf, Noelle Beck, Eloise DeJoria, Coralie Charriol Paul, Sondra James, Nitya Vidyasagar, Sylvia Miles, Akemi Look, Manu Narayan, Mostra tutti

Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura/Autore: Allan Loeb, Stephen Schiff, Stanley Weiser, Oliver Stone
Colonna sonora: Craig Armstrong
Fotografia: Rodrigo Prieto
Costumi: Ellen Mirojnick
Produttore: Eric Kopeloff, Edward R. Pressman, Oliver Stone
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 133 minuti

Dove vedere in streaming Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Mah…. 4 / 3 Dicembre 2017 in Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Riprendere un gioiellino degli anni 80 non sempre è una buona cosa.
Lo abbiamo capito noi, ma voi???
Risultato: un film “così..”, tanto per levarsi lo sfizio.
Ma a parere mio due ore perse.

14 Marzo 2015 in Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Oliver Stone attinge alla crisi finanziaria del 2008 come pretesto per proporre un sequel del suo Wall Street, come a dire che vent’anni dopo le cose non soltanto non sono cambiate, ma sono addirittura peggiorate.
Torna Gordon Gekko, dopo aver scontato otto anni di carcere (mentre, a suo dire, gli assassini ne farebbero soltanto cinque, peccato però che questa battuta varrebbe solo nel nostro Paese, visto che laggiù gli assassini li mandano solitamente nel braccio della morte).
Torna per avvertire il mondo dell’imminente implosione del sistema finanziario (e francamente la scena in cui l’ex squalo di Wall Street tiene una lectio magistralis in università è un po’ troppo per i palati della gente per bene, ma poi vedi Schettino che in Italia fa la stessa cosa e pensi che Stone sta soltanto scimmiottando la realtà).
Torna per asserire che in confronto ai finanzieri di oggi lui era soltanto un dilettante, salvo risalire la china, a modo suo, ancora una volta (il lupo perde il pelo ma non il vizio).
Nella storia del ritorno di Gekko e della crisi dei subprime (trattata con piglio complottistico alla JFK), il regista infila anche la storia d’amore tra la figlia di Gekko e una nuova leva di Wall Steet, che ha la faccia e i modi del ragazzo per bene, ma il subdolo scintillio degli occhi che provoca l’avidità di denaro (nascosto dietro poco credibili idee ecologiste).
Per il resto Stone attinge alle cronache finanziarie del post 2008, con il banale repertorio dei paragoni con il 1929 e della previsione sui caratteri della nuova bolla, che ancor prima di scoppiare si sa già quanto meno quale colore avrà: verde.
In mezzo qualche spunto di storia della finanza che gli addetti ai lavori ben conoscono (la bolla dei tulipani, che fu la prima in assoluto, anche se il film inizia con l’interessante riferimento all’esplosione cambriana, la prima vera bolla biologica che ha interessato il pianeta, con lo sviluppo repentino della complessità animale).
Interessante, infine, il modo in cui il regista, con riferimenti visivi nemmeno troppo velati, accosti i banchieri ai gangster mafiosi, con scene che evocano la trilogia de Il padrino.
In particolare, in tal senso, spicca la figura (e i gesti) del banchiere interpretato da un novantacinquenne Eli Wallach (che fu il don Altobello de “Il Padrino – parte III” e il brutto de “Il buono, il brutto e il cattivo” di Sergio Leone, film quest’ultimo che viene citato anche per il tramite della suoneria del cellulare di Jacob, con le immortali note di Morricone).
Ultimo appunto sugli interpreti: sono passati oltre vent’anni per Michael Douglas (e si vede), ma tutto sommato non sfigura (anche se il Gekko degli anni Ottanta era altra cosa); quanto al giovane di turno, Shia LaBeouf si conferma, sull’ala del suo predecessore Charlie Sheen (che appare in uno stucchevole e forse non necessario cameo), il tizio sbagliato al posto sbagliato (se non per i tratti ebraici che contribuiscono tuttavia a fomentare per l’ennesima volta i soliti luoghi comuni).

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17 Febbraio 2014 in Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Meno difficile da seguire rispetto al primo capitolo. Però rimane lo stesso un film lento e noioso anche questo.

Wall Street è in crisi / 11 Gennaio 2014 in Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Mi sarei aspettato un intenso film drammatico o quanto meno da studente di Finanza un bel film un pò più ” tecnico “ma nulla di tutto questo ….A parte una bella spiegazione della crisi del 2008 di Gordon Gekko tutto il resto nn mi ha interessato granchè ..la trama è semplice , banale e distrugge la figura scandalistica , irriverente e odiosa ( ma leggendaria ) di Gekko . Si gioca sin dall’inizio sul concetto di bolla economica ( Tulipomania e bolla del 2008 ) e proprio come la bolla anche la figura di Gordon “scoppia” divenendo una sempliciotta figura paternalistica . Non è l’avida e distruttiva “Wall Street “che mi sarei aspettato … Voto : 3

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Non so… / 19 Settembre 2013 in Wall Street - Il Denaro Non Dorme Mai

Significative le frasi di Gordon Gekko, il resto è un film abbastanza banalotto