Recensione su Un lac

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Macigno / 6 Settembre 2011 in Un lac

Film caravaggesco, sospirato più che parlato, ambientato in una landa sperduta tra le montagne, vicino ad un lago. L’arrivo di uno sconosciuto rompe l’idillio familiare. Interessante, ma pesante come un macigno.

7 commenti

  1. yorick / 4 Giugno 2013

    “Interessante, ma pesante come un macigno.”

    Allora questo me lo becco stanotte, fingendo di guardarlo su Fuori(Orario).

  2. lithops / 4 Giugno 2013

    Questo ti piacerà sicuro 🙂

  3. lithops / 4 Giugno 2013

    Già, se non durano più di cinque ore non ti danno soddisfazione 🙂

  4. yorick / 4 Giugno 2013

    Visto. Che dire? Per me è eccessivamente francese, così francese da sfiorare l’adolescenziale. Registicamente è perfetto, una goduria, ma la trama… boh, non è male nemmeno la trama a dire il vero, ma le manca qualcosa di trascendentale, di superlativo, di assoluto.

  5. lithops / 5 Giugno 2013

    Sono d’accordo, gli manca qualcosa, e ho percepito un certo autocompiacimento narcisistico (soprattutto nella fotografia) che rende tutto un po’ “laccato”, “studiato a tavolino”, falso, insomma. Gli manca, in fin dei conti, quel tocco di autenticità, di sincerità che avrebbe giovato.
    Però, non è che mi sembri un film tipicamente francese. Anzi

    • yorick / 5 Giugno 2013

      Hai ragione. Per “francese” non intendevo niente di più che lo stereotipo per cui il cinema francese, o almeno un certo tipo di cinema francese, è pieno di lunghi silenzi e molto deprimente.

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