Recensione su The Simpsons: The Longest Daycare

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9 Febbraio 2013

Divertente e dolce (così come è la piccola Maggie), ma nella media della narrazione simpsoniana, citazionistica e sincopata.
L’uso del 3D si nota solo parzialmente.
Ad ogni modo, non lo ritengo all’altezza degli altri cortometraggi candidati agli Oscar di quest’anno: è una candidatura che mi stupisce un po’.

12 commenti

  1. yorick / 9 Febbraio 2013

    Be’, dai, se è candidato pure quella boiata sul guacamole…

    • Notta / 9 Febbraio 2013

      A sto giro le candidature sono di uno sballato da far ribrezzo. Sia Guacamole che questo qui sono carini,ma non c’era veramente bisogno di una candidatura

    • Stefania / 9 Febbraio 2013

      Ma, ti dirò, quello ha un suo perché “esalta” la bravura di chi l’ha realizzato nell’uso dello stop motion. Non che sia da stra-premio pure quello, eh, ma è più “plausibile” dei Simpson.
      “Head over Heels”, anche questo in stop motion, stando al trailer, potrebbe rivelarsi molto più interessante.

      • yorick / 9 Febbraio 2013

        Eeeeh, ma i Simpson sono i Simpson. Voglio dire, parli con uno che ha passato l’infanzia e l’adolescenza a guardarli fino a imparare a memoria gli episodi (cosa abbastanza frustrante, visto che la continuity salta spesso. Pure in questo corto c’è qualcosa che non va con la continuity: perché Meggie è messa nel settore “nothing special”? In una puntata è un genio del sassofono…), quindi qualunque siano i concorrenti, per me meritano i Simpson a prescindere (non dico a priori per non essere tacciato da qualcuno di kantianesimo 😛 ). A ogni modo “Adam and dog” credo meriti la statuetta. Dopodiché… be’, preferisco Meggie a Paperman.

  2. lithops / 9 Febbraio 2013

    Scusate, sto facendo prove in htlm
    questo il link al corto Head over heels
    Head over heels.

  3. Stefania / 9 Febbraio 2013

    @yorick: 😀

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