Recensione su The Hours

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13 Gennaio 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il romanzo “La signora Dalloway” di Virginia Woolf fa da collante tra le storie di 3 donne in 3 epoche diverse.
La prima è proprio Virgina Woolf: nei primi anni Venti, sempre più angosciata dalle crisi nervose che la condurranno infine al suicidio, la grande scrittrice lavora al suo nuovo romanzo che racconta la giornata di una donna benestante di mezza età, Clarissa Dalloway; la seconda è Laura Brown, casalinga disperata della metà degli anni Cinquanta, che tenta di distrarsi dalla depressione leggendo il romanzo della Woolf; infine c’è Clarissa Vaughn, donna in carriera all’alba del nuovo millennio, che porta lo stesso nome della protagonista del libro e come lei si accinge a preparare una festa per l’amico scrittore Richard.
Virginia e Laura sono molto simili: entrambe sono oppresse dalla frustrazione di una vita che non le soddisfa, dall’incertezza del domani, dalla voglia di cambiamento. Clarissa sembra non avere nulla in comune con loro, ma in realtà anche lei è spaventata dalla vita e dal suo saper essere brutale, dalla malattia di Richard e dalla sua fine imminente, e si butta nella preparazione della festa proprio per non dover guardare in faccia la realtà.
Un film intenso e tocccante, con 3 bravissime protagoniste, soprattutto la Kidman che si è sottoposta a una vera e propria trasformazione fisica per assomigliare il più possibile a Virginia Woolf (e per questo è stata giustamente premiata con l’Oscar).

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