Recensione su The Boondock Saints 2 - Il giorno di Ognissanti

Indegno sequel per The Boondock Saints, scritto e diretto nuovamente da Troy Duffy, a dieci anni di distanza dal primo film.

Lo stile è lo stesso. I personaggi pure, seppure invecchiati e perciò meno credibili nei loro ruoli di anti-eroi indistruttibili.

Il ritmo è veloce ma manca d’azione, anche se tra una gag da commediola-poco-divertente e l’altra, i fratelli McManus trovano il tempo per prendere a pistolettate anche due mafiosi qua e là, con una precisione surreale/casuale che surclasserebbe un Clint Eastwood (dei tempi d’oro) che s’impegna.

E giustamente il risultato finale non è altro che un lavoro mediocre e scadente, che si perde facilmente nella mischia.
Senza contare che molte scene/citazioni sono state riciclate dall’altro film e condite con la fastidiosa presenza dell’agente speciale Eunice Bloom, in sostituzione del ben più piacevole Smecker.

Non mi spiego proprio con che coraggio Duffy abbia voluto regalare all’epicità di The Boondock Saints (che ho votato con un un sequel –merdoso- del genere, a cui do la sufficienza solo per il nome.

Il mondo se lo sarebbe risparmiato ‘sto film.
Almeno io di certo.