Recensione su Stoker

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HITCHCOCK KOREANO / 2 Agosto 2016 in Stoker

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un vero gioiellino questo Stoker. La regia di Park Chan-wook, che conoscevo solo per Old Boy, è sontuosa e iper celebrale….una regia potente con evidenti influenze orientali.
L’aspetto più interessante della trama è proprio il dover mettere assieme i pezzi là dove sembra non tornare nulla e poi invece torna tutto. “Stoker” ti obbliga a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda perchè è un susseguirsi d’indizi dall’inizio alla fine. Intendiamoci…non si tratta di un giallo solido e concreto…c’è forse una sorta di vacuità poetica che permea tutte le scene donandogli grazia. L’unica scelta che non ho compreso riguarda la scena del congelatore in cantina, quando la ragazza trova la governante…di fatto non c’è una vera conseguenza a questa rivelazione.
I tre protagonisti sono eccellenti con Mia Wasikowska ormai specializzata in ruoli fiabeschi.
La fotografia parla da sola e le scenografie lussureggianti completano il quadro. Colonna sonora bellissima con la scena del pianoforte da Sindrome di Stendhal.

Un film che potrebbe parlare anche se fosse muto…riuscirebbe tranquillamente a raccontarsi senza l’uso dei dialoghi.

Voto: 7,5

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