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I sette samurai

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Capolavoro, storicamente parlando / 26 Aprile 2020 in I sette samurai

I sette samurai è uno dei film più rappresentativi della filmografia nipponica. La pellicola ha gettato le basi per come concepire un film epico-eroico su un gruppo di eroi che fa squadra al fine di proteggere i deboli dalle ingiustizie. Qualcosa che si vedrà spesso in diversi film negli anni a seguire. Sicuramente contestualizzandolo nell’epoca in cui fu concepito e girato, il 1954, questo film è un capolavoro pieno di idee originali e innovative. Tuttavia il film è invecchiato maluccio. Oggigiorno vedere la versione da 207 minuti risulta essere molto, ma molto pesante. Saggia fu la scelta di togliere circa un’ora di pellicola per la distribuzione estera perché molte scene sembrano avere del superfluo creando lunghi tempi morti che non assumo importanza rilevante alla trama. La versione di 116 minuti risulta essere decisamente più godibile.
Il film è un 7½ che al momento arrotondo a 7. Se dovessi considerare il valore storico che questa pellicola ha avuto influenzando il cinema a seguire sarebbe un 9. Tuttavia reputo più onesto un 7½ dato per parere soggettivo che un 9 o un 10 dato perché si crede di doverlo dare per valore storico/cinefilo.

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9 Febbraio 2015 in I sette samurai

Sono l’unico a cui non piace questo film? Bah…non sopporto le caricature grottesche da cartone animato giapponese. In un film poi…

Feudal western / 26 Giugno 2013 in I sette samurai

Le molte similitudini tra la frontiera americana e il Giappone feudale rendono questo film un affascinante modello western; in fondo, oriente e occidente sono solo punti di vista. Storia infarcita di maschere da teatro nipponico, quali sono i contadini con i loro eccessi espressivi e il proto-cartoonistico semi-samurai Toshiro Mifune, davvero un personaggio grandioso nella sua energica e nevrotica presenza scenica. A fare un riassunto della trama, si potrebbe pensare ad un film concentrato sull’azione; ma Kurosawa getta la sua luce su un mondo segretamente agitato, quel Giappone che appare rigidamente impettito e dentro implode, e tralasciando le infiocchettature da fior di loto affonda la sua katana dentro quel senso malato dell’onore molto più che dentro alla cassa toracica del nemico. E lo fa concedendosi lunghe pause narrative, sciorinando dialoghi di una calma “zen” e inquadrature ricercate; tuttavia non manca la dinamicità, specialmente nelle sequenze del lungo assedio finale. L’ultima edizione restaurata in dvd presenta una durata complessiva di 192 minuti, e già da questo dato capite bene che quest’opera non si “consuma” avidamente come uno di quegli stupidissimi manga che il mercato attuale vomita a tonnellate in Europa. Ai tarantolati assetati di sangue e sesso estremo dico: state calmi, questa non è trippa per voi.

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Classicone made in Japan. / 5 Gennaio 2013 in I sette samurai

I sette samurai.
D’ispirazione per “I magnifici sette”, padre del genere action.
I Sette Samurai è un film che ha dato un grande contributo alla storia del Cinema. Film nipponico di Akira Kurosawa, in bianco e nero, degli anni ”50.
E’ ambientato nel Giappone medievale, nel XVI secolo esattamente. In quegli anni si respirava un clima di chiusura, rotta dall’arrivo dei Portoghesi che furono i primi a commerciare con loro, tradizione e dall’emergere (presenti già dall’inizio del loro Medioevo) di una classe militare, tanto colta e nobile quanto pericolosa ed implacabile. I samurai, guerrieri abilissimi ed elegantissimi. Essi devono aiutare un gruppo di contadini che vivono in un villaggio prepotentemente minacciato dai briganti.
Si sono stufati delle razzie, la prossima potrebbe essere l’ultima.
Non accettano subito. L’impresa sarà dura ma il gruppo che si formerà, diverso ed uguale allo stesso tempo, trova l’unità nel proseguire l’obiettivo comune, quello di difendere il villaggio in una battaglia all’ultimo sangue dove in molti cadranno.

Note del Don.
Per capire meglio il mondo dei Samurai, si consiglia la lettura de “Hagakure” di Yamamoto Tsunetomo (tornano gli aforismi come in Sun Tzu con la sola differenza che si parla dei Samurai) che ha ispirato un altro film chiamato Ghost Dog.
Tornando al film ci sono stati due personaggi che mi sono piaciuti particolarmente, il primo è Mifune.
Toshirō Mifune, interpeta un personaggio curioso. Forte, valoroso, ma anche divertente e goffo personaggio che si spaccia Samurai, attraverso un finto certificato nobiliare. In realtà figlio di semplici contadini, si farà carico dei loro problemi. Altro carattere particolare del film è Manzō, contadino preoccupato per l’arrivo dei Samurai. Crede infatti che la figlia possa perdere la verginità con il loro arrivo… e si sa, i Samurai sono buon gustai.
Ultima nota e concludo, lo stesso regista, Akira Kurosawa, discendeva da una nobile famiglia di samurai.

DonMax

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3 Ottobre 2011 in I sette samurai

Che dire? Gran film, lungo sì, ma bello. Non sono un dotto critico è tutti i riferimenti alla lunga influenza cinematografica che questa pellicola porta con sè li lascio ad altri. Un film epico, che coinvolge lo spettatore anche a così tanti anni di distanza dalla sua uscita. Piacevole poi cercare di ricordare tutti i nomi dei samurai, come siano i nomi di famosi personaggi della storia, da mantenere nella memoria tra i grandi del passato perché è evidente come questo sparuto gruppetto di uomini abbia una sua dignitosa importanza.

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