Recensione su Mysterious Skin

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Da vedere! / 15 Dicembre 2012 in Mysterious Skin

Attenendosi scrupolosamente al romanzo di Scott Heim da cui è tratto, Araki dà vita ad un film delicatamente atroce che affronta temi scottanti.. difficili da affrontare da impotenti spettatori quali siamo.

Si parla chiaramente di pedofilia. E di tutto ciò che può comportare su chi ne è la vittima, senza mai tirarsi indietro, nemmeno davanti a scene decisamente “spinte”.
Ma mai troppo.

Mysterious skin va oltre la solita aria di denuncia, che piace sempre tanto.
Mysterious skin è uno di quei film bastardi, di quelli che ti gettano in un mondo ovattato, in una sorta di limbo onirico in cui tutto sembra bello e delicato, ma poi d’improvviso, quando meno te lo aspetti, ti squarcia l’anima e te la riduce in brandelli.
Per farti assaporare cos’è la sofferenza. Per far capire cos’è il vero dolore dell’essere! Quello che potrebbe distruggerti la vita o turbarti i sogni per anni.

Araki è riuscito in pieno nello scopo di a far toccare con mano il dramma di cui si nutre, dato che lo mostra con gli occhi innocenti di due bambini che prendono tutto come un gioco.
Che non sanno realmente cosa gli sta accadendo. Una tattica reale e crudele.. e decisamente efficace!

E’ un film che entra impercettibilmente sotto la pelle, e che come una cancrena o uno di quegli schifosi scarabei de La Mummia (che scena terribile!), avvelena dall’interno.

Il film è come se fosse diviso in due capitoli che si alternano. La vita di strada di Neil e quella turbata di Brian, che raccontano sé stessi in prima persona, partendo dai lontani ricordi di quando erano bambini e giocavano insieme nella squadra di baseball della città.

Ottimo come sempre Joseph Gordon Levitt, anche nel ruolo di un giovane omosessuale perseguitato.

Le immagini sono forti, ruvide, potenti ma mai volgari. Fanno soffrire e ostacolano la deglutizione per quanto sembrano reali.
Un film da pugno sullo stomaco, davvero!

Insomma, un gioiello che disturba e che sa inscenare con poesia uno dei più grossi orrori dell’umanità.
..un’opera davvero toccante, che fa rabbrividire il cuore.

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