Recensione su Cose Nostre - Malavita

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Cose Nostre - Malavita
Regia:

Occasione sprecata / 30 Ottobre 2015 in Cose Nostre - Malavita

Potenziale sprecato.
Si legge Scorsese alla produzione+Besson alla regia+De Niro davanti alla macchina da presa e ci si aspetta un film col botto.
Invece, ci si ritrova davanti ad un pasticcio dall’identità incerta che traballa soprattutto per via di situazioni al limite della credibilità: posto che si tratti di una rilettura ironica del genere crime e che, non a caso, venga citato un titolo contemporaneo fondamentale come Quei bravi ragazzi (e, di striscio, Gli Intoccabili di De Palma, vedi De Niro che cita Al Capone con tanto di mazza da baseball in mano, e soluzioni à la Guy Ritchie, vedasi l’assurdo viaggio del giornalino della scuola), la pellicola di Besson non ingrana mai, perdendosi in una vacua “presa in giro” della provincia francese ed in un fallace uso della cifra grottesca (vedi, le esplosioni di ira del Manzoni o la mattanza finale). A latere, come se non bastasse, risulta incomprensibile il motivo per cui i francesi siano “costretti” a parlare in inglese con i Manzoni e non viceversa. Mah.

Eppure, la coppia di attori protagonisti, Pfeiffer-De Niro (lei, poi, sembra citare lontanamente Elvira, la moglie del boss di Scarface, oltre che, più prosaicamente, la consorte di Gandolfini – Sopranos), ci mette del buono, dando vita ad un duo caratterizzato in maniera davvero interessante, piromane stressata lei e boss violento che stenta a trattenere i propri istinti lui, che, a sua volta, ha generato figli con specifiche peculiarità criminali. Una specie di Gli incredibili in versione malavitosa, insomma.
Emerge pallidamente la “fissa” di Besson per le giovani eroine abili con le armi loro malgrado, come la figlia adolescente dei Manzoni che, dietro vestitini coi pizzi e bionde trecce, nasconde l’istinto del killer prezzolato.

Nel complesso, film decisamente soprassedibile.
Resta, però, la curiosità di recuperare il romanzo di Benacquista (personalmente molto apprezzato con l’esilarante Saga) da cui è stato tratto il film.

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