Recensione su M - Il mostro di Düsseldorf

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M - Il mostro di Düsseldorf
Regia:

14 Gennaio 2013

M- il mostro di Dusseldorf-

Torna Fritz Lang in questa pellicola datata 1931.
Peter Lorre è M, un individuo semplice, un borghese piccolo piccolo che reprime la sua indole violenta di giorno e la lascia uscir fuori con il calare delle tenebre.
Le sue vittime? Bambini anzi bambine che sevizia ed assassina. La pellicola si apre con una filastrocca alquanto inquietante, bambini radunati in un cortile che la recitano e delle mamme preoccupate. Da giorni infatti questo signor nessuno affligge la cittadina di Dusseldorf con le sue terribili azioni. Omicidi seriali. La polizia brancola nel buio, i cittadini vivono nel sospetto, qualsiasi individuo potrebbe essere M, il mosto, il Mr. Hyde teutonico. Viene proposto un premio per la cattura, 10 000 marchi.
La Polizia è alla ricerca di questo squallido individuo invade tutto e tutti, ciò significa maggior presenza delle forze dell’ordine quindi meno opportunità per i criminali di guadagnare.
Cosa succede ? Tutti, dico tutti vogliono M. Le forze dell’ordine, quelle del disordine, i mendicanti, i curiosi.
La cattura segnerà l’inizio della fine per il nostro allucinante delinquente.
Egli infatti non viene preso dalla Polizia, viene catturato da un gruppo di criminali e verrà giudicato per le sue azioni da un tribunale composto dall’ “uomo di strada”: “Prostitute, ladruncoli, poveri, genitori che han perso i figli, appartenenti al sottoproletariato, assassini come lui..”. Emblematica la figura dell’avvocato difensore, abbastanza ironica in un contesto che ironico non ha nulla. Egli infatti è un ex ubriacone che difenderà un indifendibile fino all’arrivo..

Note del Don.
Peter Lorre incarna il cittadino sopra i sospetti, con i suoi occhioni grandi, il suo fare genitle, la cosa che lo tradirà nel film è il suo fischiare.
Il colmo è che verrà riconosciuto da un cieco.
Due anni dopo aver girato il film dovette fuggire dalla Germania. Perché?
Hitler va al potere.
Peter Lorre era ebreo.

Nel 1933 invece a Lang pare fosse stata offerta da Joseph Goebbels in persona la carica di dirigente nell’industria cinematografica, nonostante il regime avesse violentemente avversato M – Il mostro di Düsseldorf, ed avesse impedito la distribuzione di Il testamento del dottor Mabuse. Lang inizialmente accetta l’offerta, ma abbandona la Germania la sera stessa, sospettando una trappola.

DonMax

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