Lo chiamavano Jeeg Robot

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Lo chiamavano Jeeg Robot

Enzo, pregiudicato romano, entra fortuitamente in contatto con una sostanza radioattiva che ne altera le capacità fisiche, rendendolo particolarmente forte. Il ragazzo non ci pensa due volte e decide di usare quello che considera una specie di dono per le proprie attività criminali. Inaspettatamente, però, tutto cambia quando conosce Alessia, di cui si innamora: la ragazza è convinta di avere a che fare nientemeno che con il protagonista di un anime giapponese degli anni Settanta.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Lo chiamavano Jeeg Robot
Attori principali: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei, Daniele Trombetti, Francesco Formichetti, Joel Sy, Salvatore Esposito, Gianluca Di Gennaro, Antonia Truppo, Juana Jimenez, Giampaolo Crescenzio, Tommaso Di Carlo, Jennifer Distaso, Roberto Libertini, Leandro Carano, Daniela De Vita, Tamken Abdulaziz, Hassen Jamal, Luigi Mazzullo, Marta Pinna, Matteo Bianchi, Matteo Barbaliscia, Elisa Benigni, Nicola Guaglianone, Raffaele Crisai, Stefano Agresti, Adriano Giannini, Giorgio Savino, Anna Maria Zamperla, Mirko Zamperla, Alessandro Borgese, Mostra tutti

Regia: Gabriele Mainetti
Sceneggiatura/Autore: Nicola Guaglianone, Menotti
Colonna sonora: Gabriele Mainetti, Michele Braga
Fotografia: Michele D'Attanasio
Costumi: Mary Montalto
Produttore: Gabriele Mainetti, Jacopo Saraceni
Produzione: Italia
Genere: Commedia, Supereroi
Durata: 112 minuti

Dove vedere in streaming Lo chiamavano Jeeg Robot

Sorpresa da premiare / 26 Luglio 2021 in Lo chiamavano Jeeg Robot

in un panorama italiano disastroso e disastrato dai soliti clichè cinematografici ecco spuntare questo Jeeg che mette dentro una grande prova di cinema creativo e coraggioso. Perchè oggi lo lodiamo, ma prima della sua uscita non credo qualcuno avesse scommesso su una specie di supereroe romano che fa a botte sotto la curva sud dello stadio Olimpico. Regia e Cast da lode, un film che si rivede con piacere. Bravi

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Mmmh / 16 Gennaio 2020 in Lo chiamavano Jeeg Robot

Il film è carino, anzi… Piuttosto bellino. Il personaggio dello Zingaro è notevole. Tuttavia trovo che l’eccessivo entusiasmo che ruota attorno a questo film sia abbastanza esplicativo del livello piuttosto basso del cinema italiano. Nel senso… Forse è stato recepito come un film chissà quanto bello solo perché nel panorama italiano, abbastanza desolante, spicca. Non per altro. Per carità, buon film.

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Un Film con la F maiuscola. / 24 Aprile 2017 in Lo chiamavano Jeeg Robot

“Con un titolo così, che vuoi che sia? L’ennesima ca**ata all’italiana”, questo ho pensato quando è uscito al cinema storcendo il mio nasino da snob. Poi ho cominciato a leggere recensioni su recensioni, una più positiva dell’altra che descrivevano questo film come una rivelazione, una vera speranza di rinascita per il cinema italiano. Ieri sera finalmente l’ho visto anch’io e… mi sono morsa le mani per non essere andata a vederlo al cinema.
Lo chiamavano Jeeg Robot è un Film con la F maiuscola, punto. Un film vero, brutale, struggente. I tre attori principali mi sono entrati nel cuore, soprattutto Ilenia Pastorelli, che ha saputo dare vita a un personaggio incredibile, intenso, tenero e commovente. Sì, anche in Italia siamo capaci di produrre cose diverse dalle solite commedie sboccate e dai soliti telefilm su religiosi o delinquenti. Basta crederci, basta non fermarsi qui.

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Supereroe romanesco / 27 Marzo 2017 in Lo chiamavano Jeeg Robot

Anche gli Italiani possono fare un film sui Supereroi; dopo “Il ragazzo invisibile”, più incentrato su un adolescente, questo bel film diretto da Gabriele Mainetti.
Inizio subito frenetico e interessante con un ladruncolo, Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria), inseguito dalla polizia. Per scappare, si getta nelle acque del Tevere dove però ci sono alcuni bidoni tossici che lo cambieranno.
Infatti dopo una nottata passata con la febbre, Enzo si reca con Sergio, uno dei membri della banda de Lo Zingaro (Luca Marinelli) che imperversa in città, a recuperare la cocaina che due extracomunitari portano in corpo. Ma l’azione finisce male, Sergio viene ucciso ed Enzo
si scopre dotato di una forza sovraumana. Inizialmente la userà per i suoi scopi criminali senza però darsi al lusso sfrenato ma acquistando le solite cose che fanno parte della sua vita (budini, dvd porno).
Enzo è introverso, pensa solo ai fatti suoi, è forse uno delle persone meno adatte per avere grandi poteri (perchè da questi derivano grandi responsabilità); sarà l’incontro con Alessia (Ilenia Pastorelli), la figlia un pò problematica di Sergio, appassionata di Jeeg Robot che a volte fatica a distinguere il mondo reale dal suo un mondo di fantasia.
Intanto lo Zingaro cerca di scoprire che fine ha fatto Sergio e la sua partita di droga.
Film italiano che mischia sapientemente elementi fantastici con la realtà romana (sulla scia di Romanzo Criminale) con bande che si dividono il territorio. Piccolo difetto, la parlata romanesca che soprattutto all’inizio rende difficoltoso seguire i dialoghi. Di questi tempi, abbiamo bisogno di un eroe e la figura particolare di Enzo ne riassume pregi e difetti.

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Intenso e geniale / 9 Gennaio 2017 in Lo chiamavano Jeeg Robot

Non e’ il mio genere. E la prima parte in romanesco stretto con i sottotitoli mi ha spaventato.
Ma c’e’ stato un crescendo, e quando e’ finito mi ero commosso, e avevo voglia di riguardarlo di nuovo.
Gli attori fantastici, dai buoni ai cattivi, la trama fantastica e geniale. Il regista e lo sceneggiatore sono riusciti a mettere il supereroe, i cattivi dei supereroi in un modo tanto reale e tanto lontano dai fumetti americani da aver l’impressione di uscire di casa ed incontrarli davvero.
Modestamente, forse solo degli italiani potevano fare una impresa del genere.

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