Splendido / 16 Marzo 2022 in Le mele di Adamo
Grande film, leggero, umoristico e drammatico, complesso allo stesso tempo.

Appena uscito di prigione, Adam viene assegnato ad una comunità di recupero gestita dal pastore protestante Ivan. Adam finì in prigione per ragioni collegate alla sua ideologia politica neonazista che pare non aver abbandonato, anche dopo il carcere, anzi spesso si trova a provocare Ivan, uomo infinitamente buono e incapace di vedere il male nel prossimo.
Andrea ha scritto questa trama
Titolo Originale: Adams æbler
Attori principali: Mads Mikkelsen, Ulrich Thomsen, Paprika Steen, Ole Thestrup, Nikolaj Lie Kaas, Nicolas Bro, Ali Kazim, Gyrd Løfquist, Lars Ranthe, Peter Reichhardt, Tomas Villum Jensen, Peter Lambert, Emil Kevin Olsen, Solvej Christensen, Rasmus Rise Michaelsen, Jacob-Ole Remming, Mostra tutti
Regia: Anders Thomas Jensen
Sceneggiatura/Autore: Anders Thomas Jensen
Colonna sonora: Jeppe Kaas
Fotografia: Sebastian Blenkov
Produttore: Mie Andreasen
Produzione: Danimarca, Germania
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 94 minuti
Grande film, leggero, umoristico e drammatico, complesso allo stesso tempo.
film sconosciuto, ed è un vero peccato, perchè è stato uno di quelli che mi ha colpito di più negli uiltimi 20 anni (è del 2005), una commedia nera che più nera non si può; che prende la religione e la contrappone al razzismo, cucinando un miscuglio di tutte le emozioni che questo scontro possa raffigurare e dandoti una ricetta che ti sbatte in faccia la realtà del “diavolo”, FILM SUBLIME, RECUPERATELO.
Questo “le mele di Adam” per me è stato una graditissima sorpresa e sin dall’inizio è riuscito a catturarmi e divertirmi come non mi succedeva da tempo; tra personaggi e situazioni assurde e paradossali la storia si evolve senza mai cadere nel banale o nello scontato mantenendo un ritmo e una fluidità ai livelli di capolavori della commedia molto più conosciuti e celebrati, merito sicuramente di sceneggiatura, regia e dell’ottima interpretazione sia dei due protagonisti che del supporting cast.
La storia la definirei (senza indulgere in inutili spoiler) una sorta di “American history x ” in salsa comedy e politicamente scorrettissimo, mi fermo qua e consiglio la visione di questa “chicca” a (quasi) tutti.
Adam, neonazista appena uscito di prigione, deve scontare la pena presso un vicariato gestito da Ivan, prete protestante, ottimista per natura in maniera eccessiva.
Adam dovrà convivere in questa comunità e di situazioni curiose e divertenti ce ne saranno diverse. Ma anche molto di riflessione.
In gioco vengono messe le regole cristiane, il maligno e il caso che spesso ormai sento che NON ESISTE.
Una commedia veramente gradevole e riuscita.
Il voler vedere il bene ovunque per non far vincere il demonio; una visione sicuramente positiva a mio avviso godibile anche senza nessuna favola delle religioni. Infatti i protagonisti utilizzano la loro fede esclusivamente per non vedere la realtà (come sempre sostengo…); Ivan che non VUOLE affrontare la realtà, il suo passato e soprattutto il suo presente ma stravolge ogni cosa in modo da superare ogni ostacolo. Fino ad arrivare quasi alla patologia.
Veramente bello…
Ad maiora!
(Sette stelline e mezza)
Film danese curioso, gustoso e impertinente (Ivan/Mikkelsen docet).
Si tratta di una parabola contemporanea che, al tono biblico degli avvenimenti (le prove divine, la maledizione del Cielo, la ricorrente vicenda del paziente Giobbe, le mele e Adam[o], ecc.) associa un andamento da favola nera spiazzante (fare una torta di mele sarà davvero così complicato?) e a tratti nonsense (vedasi, il medico che della deontologia si fa un baffo).
La logica e la morale sono completamente sovvertite in ogni singola occasione se ne richieda il supporto: il personaggio del pastore è la summa dei possibili dolori e delle possibili speranze di un uomo, assolutamente in-credibile, in paradossale contrapposizione con il pragmatico neonazista, l’unica persona che, a prescindere dalla sballata ideologia (?) a cui ha deciso di aderire, sembra avere i piedi per terra e sia in grado di valutare le cose nella loro concretezza.
Non ci sono citazioni.