7 Recensioni su

Le mele di Adamo

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Imperdibile / 21 Febbraio 2024 in Le mele di Adamo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un film adorabile che ho amato moltissimo sin dalla prima visione tanti anni fa. Divertente ma anche duro, almeno in alcune scene. Personaggi incredibili, anche molto comici, girano intorno a quest’ uomo di fede incrollabile, buono fino a sopportare inerme la cattiveria gratuita del neonazista intento a demolire a tutti i costi e in ogni modo quella certezza, quella fede, solo che quando ci riesce, inaspettatamente avviene la sua incredibile trasformazione. E su tutto, quell’ albero di mele, bello e florido all’ inizio ma costantemente sotto attacco fino ad aver perso ormai tutti i suoi frutti, che alla fine regalerà l’unica mela buona rimasta, con cui finalmente il “cattivo” riuscirà a fare la cosa migliore della sua vita.
Bellissimo e imperdibile.

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Splendido / 16 Marzo 2022 in Le mele di Adamo

Grande film, leggero, umoristico e drammatico, complesso allo stesso tempo.

la commedia nera del ventennio / 5 Agosto 2018 in Le mele di Adamo

film sconosciuto, ed è un vero peccato, perchè è stato uno di quelli che mi ha colpito di più negli uiltimi 20 anni (è del 2005), una commedia nera che più nera non si può; che prende la religione e la contrappone al razzismo, cucinando un miscuglio di tutte le emozioni che questo scontro possa raffigurare e dandoti una ricetta che ti sbatte in faccia la realtà del “diavolo”, FILM SUBLIME, RECUPERATELO.

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Adolf Hitler aveva la barba? / 28 Febbraio 2017 in Le mele di Adamo

Questo “le mele di Adam” per me è stato una graditissima sorpresa e sin dall’inizio è riuscito a catturarmi e divertirmi come non mi succedeva da tempo; tra personaggi e situazioni assurde e paradossali la storia si evolve senza mai cadere nel banale o nello scontato mantenendo un ritmo e una fluidità ai livelli di capolavori della commedia molto più conosciuti e celebrati, merito sicuramente di sceneggiatura, regia e dell’ottima interpretazione sia dei due protagonisti che del supporting cast.
La storia la definirei (senza indulgere in inutili spoiler) una sorta di “American history x ” in salsa comedy e politicamente scorrettissimo, mi fermo qua e consiglio la visione di questa “chicca” a (quasi) tutti.

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La leggerezza di una mela… / 20 Luglio 2016 in Le mele di Adamo

Adam, neonazista appena uscito di prigione, deve scontare la pena presso un vicariato gestito da Ivan, prete protestante, ottimista per natura in maniera eccessiva.
Adam dovrà convivere in questa comunità e di situazioni curiose e divertenti ce ne saranno diverse. Ma anche molto di riflessione.
In gioco vengono messe le regole cristiane, il maligno e il caso che spesso ormai sento che NON ESISTE.
Una commedia veramente gradevole e riuscita.
Il voler vedere il bene ovunque per non far vincere il demonio; una visione sicuramente positiva a mio avviso godibile anche senza nessuna favola delle religioni. Infatti i protagonisti utilizzano la loro fede esclusivamente per non vedere la realtà (come sempre sostengo…); Ivan che non VUOLE affrontare la realtà, il suo passato e soprattutto il suo presente ma stravolge ogni cosa in modo da superare ogni ostacolo. Fino ad arrivare quasi alla patologia.
Veramente bello…
Ad maiora!

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Impertinente / 27 Giugno 2015 in Le mele di Adamo

(Sette stelline e mezza)

Film danese curioso, gustoso e impertinente (Ivan/Mikkelsen docet).
Si tratta di una parabola contemporanea che, al tono biblico degli avvenimenti (le prove divine, la maledizione del Cielo, la ricorrente vicenda del paziente Giobbe, le mele e Adam[o], ecc.) associa un andamento da favola nera spiazzante (fare una torta di mele sarà davvero così complicato?) e a tratti nonsense (vedasi, il medico che della deontologia si fa un baffo).

La logica e la morale sono completamente sovvertite in ogni singola occasione se ne richieda il supporto: il personaggio del pastore è la summa dei possibili dolori e delle possibili speranze di un uomo, assolutamente in-credibile, in paradossale contrapposizione con il pragmatico neonazista, l’unica persona che, a prescindere dalla sballata ideologia (?) a cui ha deciso di aderire, sembra avere i piedi per terra e sia in grado di valutare le cose nella loro concretezza.

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25 Ottobre 2011 in Le mele di Adamo

Una bella prova per Anders Thomas Jensen, che con questo suo “le mele di Adamo”, oltre a riunire due grandi attori nord-europei (Ulrich Thomsen, già attore per Susanne Bier in “In un mondo migliore” e “non desiderare la donna d’altri” e Mads Mikkelsen, il guerriero di “Valhalla RIsing”), riesce a mescolare con grazia e abilità ironia e drammaticità. E lo fa parlando di fede e coincidenze, cercando di distinguere da dove inizia una e finiscono le altre.
Idealmente, a mio avviso, inverte i ruoli affibbiando quello del logorroico prete a Mads Mikkelsen e quello del neonazista da redimere a Ulrich Thomsen; mi sarei aspettato l’opposto ma proprio per questo il film ha funzionato. Uno è un prete con una forte fede nel prossimo e una malcelata convinzione che ogni aspetto negativo della vita dipenda dall’influsso del maligno. L’altro è un nazista appena uscito di prigione, che in qualche maniera rimane toccato dal biblico stoicismo del prete. Nella sua cattiveria vorrebbe aprirgli gli occhi sulla realtà, ma al contempo sente che la via segnata dal parroco non è sbagliata.
Le coincidenze si susseguono per tutto il film, lo impregnano e governano i destini dei protagonisti. O forse è l’opera di Dio.
Con leggerezza ma senza banali sfumature Jensen realizza un film diverso dal clichè danese, frizzante ma con un messaggio ben chiaro.

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