ottototrotto / 5 Aprile 2013 in La migliore offerta
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
La morte nel cuore, nell’anima, nel corpo, ovunque, appena uscita dal cinema.
Il personaggio del protagonista è costruito benissimo, perfettamente.
Il coinvolgimento delle opere d’arte abbellisce esteticamente il film ma soprattutto ne arricchisce il significato. Il rifugio di Virgil Oldman è anche metafora di una persona che a fine film, viene denudata di tutti i suoi averi (materiali e spirituali in questo caso)
Le ambientazioni sono meravigliose ed i colori ancor di più.
Tornatore è stato così convincente che se in giro becco Sylvia Hoeks la prendo a sprangate sulle gengive.
Recensione da Oscar (10)
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