Judas and the Black Messiah

Buon film basato su eventi reali.
Siamo nel 1967 a Chicago. Un piccolo criminale Bill O’Neal (Lakeith Stanfield) viene arrestato; si fingeva un agente dell’Fbi rubando macchine. L’agente dell’Fbi Roy Mitchell (Jesse Plemons) lo mette di fronte a una scelta: scontare 6 anni e mezzo di carcere o prendere parte a un’operazione di polizia come infiltrato.
Bill sceglie la seconda opzione; dovrà infiltrarsi nelle Pantere Nere comandate dal carismatico Fred Hampton (Daniel Kaluuya) che l’Fbi vede come una minaccia radicale.
Altro film interessante sul razzismo, con qualche punto di contatto con Blackklnsman di Spike Lee anche se stavolta in particolare ci si sofferma sul movimento delle Pantere Nere e su come l’Fbi decida di usare tutti i mezzi a sua disposizione per fermare la crescita del movimento. Ma in particolare ci si sofferma su Bill che come un moderno Giuda e probabilmente con gli stessi dubbi del suo “antenato” deciderà di “tradire” i suoi confratelli. Infatti sia Bill che l’agente Mitchell scoprono che il lavoro non è cosi facile come pensavano e non sarà neanche tanto piacevole con dubbi che attanagliano entrambi. Bill che inizia ad apprezzare Hampton e sarà combattuto nel tradirlo, l’agente Mitchell che vede come l’Fbi usi metodi “esagerati” per limitare la minaccia,
Nel resto del cast da citare Martin Sheen nei panni del direttore dell’Fbi Hoover