Recensione su Quasi amici

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6 Giugno 2013

Il mondo scanzonato di Driss, basato su una vita precaria, tra il carcere e la ricerca di sussidi statali, incontra quello di Philippe, ricco paraplegico parigino, che assume il ragazzo come suo aiutante personale, con il compito di lavarlo, curarlo, aiutarlo nella fisioterapia e così via. La vita di entrambi viene stravolta, i due caratteri così diversi dei due, trovano pian piano dei punti di incontro, tanto da renderli quasi inseparabili, al di fuori dei loro ruoli e necessità, nonostante le diverse origini sociali ed etniche.

Scordiamoci un film banale e strappalacrime, basato su facili sentimenti e compassione per i protagonisti; ci troviamo di fronte ad una storia vera, dura e appassionata, un cammino di due persone così diverse che riescono a plasmarsi, facendo conoscere l’uno il mondo dell’altro, senza pregiudizi né frenature, solo interesse e curiosità.

Un bel film francese che tra i sorrisi ti strappa un lacrima di gioia.

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