6 Recensioni su

Il rituale

/ 20175.280 voti

Buone le premesse / 18 Giugno 2020 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Buon le premesse, ma si sono poi rovinate tutte alla fine. speravo che la morte dell’amico avesse un ruolo maggiore nella trama e non fosse solo un pretesto per infilarci un dio cattivo.
Un film il cui finale fa rimpiangere l’ora e mezza di visione. Insipido

Alpinisti allo sbaraglio… / 13 Gennaio 2020 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Gruppo di amici tra le montagne e i boschi.
Ma una scorciatoia si rivela fatale.
Film con troppa confusione. Non si capisce molto del perché degli eventi. Come sono spiegate le visioni ma si devono accettare per quello che sono. Solo dal protagonista si riesce, in parte, a capire il suo stato d’animo.
Totalmente incompleto e… Beh, spoilerò un po’ ma il Demone è una vera cag@t@… AHAHAHAH!!!!
Potete perderlo senza rimpianto…
Ad maiora!

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Inizia bene , finisce …sbrigativo / 8 Maggio 2018 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Solita storia che vedo spessissimo negli horror : inizio avvincente, sviluppo promettente , primi dubbi , finale approssimativo.
L’idea di base è anche carina , ma molti particolari non sono spiegati e il finale è quasi messo li in fretta e furia : si sono concentrati troppo su questo “vedo -non vedo” del mostrone , anzichè dare una spiegazione chiara e lineare (non razionale sia chiaro , è un horror…)
Ad esempio : cosa sono le casette del bosco? chi ha disegnato le rune dentro e sugli alberi e perchè? cosa sono quelle allucinazioni del bar che ha il protagonista? perchè il protagonista è il “prescelto”? e chi sono quei tizi che sembrano usciti dal 1800? e perchè sono li?
Tutto cosi, le risposte me le sono un pò inventate per andare avanti.
Perchè – sia chiaro – il film è godibile e l’ambientazione nordico-forestale alla Dark , a me piace da impazzire.
Ah dimenticavo : dopo che finalmente ce lo fanno vedere…bello il mostrone! proprio bello!

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Netflix… non sei fatta per il cinema ma per le serie!!! / 10 Marzo 2018 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Niente da fare, i film Netflix sembrano pieni di potenziale ma non c’è.nn ci sono elementi chiave per un buon film: anche se meglio di “open house” o cagate simili, questo film si lascia guardare ma senza emoziono, tutto già visto.
Poi quell’incrocio tra cervo, uomo e diavolo, è stato la ciliegina sulla torta!
🙂
Un 5 è abbastanza.

Estremamente convenzionale / 21 Febbraio 2018 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Niente da fare: con i film, Netflix arranca ancora e continua a partorire titoli che non gliela fanno.
Questo Il rituale tenta di inserirsi nel filone horror di The Blair Witch Project e The VVitch, proponendo originalmente ambientazione e miti nord-europei, ma scivola male, come il tipo a inizio film, e poi zoppica zoppica zoppica e muore.

Il trauma che sottende il film non ha nessuna particolare utilità (hai voglia a mostrare scene in cui sogno e realtà si sovrappongono, richiamandolo ma senza avere alcun effetto sulla trama), non ci sono rapporti causa-effetto, non c’è consequenzialità. Anche gli elementi più intriganti, quelli legati al culto dello strano dio-renna che incespica nella foresta un po’ come la versione demoniaca del Didarabocchi di Miyazaki appendendo gente ai rami degli alberi a guisa di complementi d’arredo un po’ kitsch (“uno dei bastardi di Loki”, dicono, però di Hidlleston non ha preso proprio nulla, eh, ah ah ah ah ah ah… ah.)… Dicevo, non si sa niente e niente ci si degna di suggerire di questo culto, di questa comunità di redneck norreni, degli strani simboli sul petto del protagonista e della vecchia-che-mastica, del fatto che questo dio-demone non infierisce sul protagonista come ha fatto con altri personaggi…

Il ricchissimo contesto naturale nordeuropeo è rappresentato miseramente, è solo un impiccio, uno sfondo fine a sé stesso, né profondamente affascinante, né perturbante, che non interagisce con la vicenda, che non ha alcun particolare peso sulle sventure dei personaggi in gioco, perlomeno non ne ha più di quella che avrebbe avuto una foresta del Maryland: l’ambientazione scelta ha puro valore “esotico” (ambientiamo la storia lontano dai soliti luoghi battuti dalle storie di genere, per lanciare un nuovo pantheon diabolico, dai!).

Tecnicamente, non è da buttare: la fotografia è pulita, la macchina da presa si muove bene, gli attori si strizzano abbastanza per mostrare paura e smarrimento, ma nel complesso è tutto così convenzionale da non meritare alcuna menzione particolare.

A che serve un film (horror) così? A che? Mah.

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Una porcata fatta bene / 20 Febbraio 2018 in Il rituale

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

…”Una porcata fatta bene” perchè il regista ha avuto il coraggio di spingersi in un argomento (La mitologia norrena) che o conosci bene o fai schifo. Questo film è il frutto di uno “schifo” che però è girato bene… a tratti spaventa, tiene in tensione e fa restare alto l’interesse. E’ “una porcata fatta bene” perchè il regista ambienta il film in Svezia, il “mostro” che si aggira per le foreste, che “da la caccia” agli uomini, non fa parte della mitologia norrena (quello sarebbe lo Jotunn), come vorrebbe lui, piuttosto quello mostrato nel film è un Wendingo che è di mitologia nativa americana….. Insomma……. avrebbe prima dovuto studiare un pò di mitologia prima di imbarcarsi in qualcosa di simile. A parte tutto questo è un buon film “horror”, ci sono delle somiglianze con altri film, come “The blair witch project”, Vikings (la serie) e qualcos’altro… comunque, da vedere assolutamente.

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