Recensione su Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo

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Mi mancano ancora… / 13 Dicembre 2014 in Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo

I miei tre adorati AG&G è qualche anno che hanno perso il loro smalto, alla costante ricerca di un equilibrio tra caricatura e malinconia che non trovano più per i loro personaggi.
Ammetto di non aver visto gli ultimi film (i babbi natale, il cosmo sul comò, e gli spettacoli teatrali) per timore di questa brutta china, e ho invece voluto dare una possibilità a “Il ricco, il povero e il maggiordomo” perché era un’idea che meglio prometteva un riscatto dei tre.
Il personaggio di Giovanni, il maggiordomo, è la via di mezzo fra gli eccessi degli altri due, quindi il migliore. Quanto al bilanciamento fra caricatura e malinconia, è sicuramente più malinconico che comico; non è un male in sé, ma si sente la mancanza del suo tempismo comico, forse il migliore fra i tre.
Anche le caricature di Aldo e Giacomo non sono abbastanza efficaci.
Alla fine si ride poco, perché sono poche le battute sferzanti (e alcune, per mio shock, risultavano perfino forzate e imbarazzanti). L’unico momento in cui mi sono piegato dalle risate è stato quel brevissimo accenno alla perduta clownerie (vedi i “bulgari”) nella scena del vestito da sposa.

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