Recensione su Il Pianeta del Tesoro

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Tra dubbio e fiducia / 27 Giugno 2018 in Il Pianeta del Tesoro

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tra i classici Disney, questo sicuramente non è il migliore o il più famoso. Per alcune ragioni, tuttavia, il Pianeta del Tesoro rappresenta una produzione diversa dagli altri film d’animazione: innanzitutto per il lungo periodo di gestazione causato dai rinvii dovuti agli altri film di Clements e Musker in cantiere; è uno degli ultimi cartoni animati in 2D, seppure alcuni elementi (lo spazio e il corpo cibernetico di Silver) siano stati realizzati in CGI; infine, esplorando il complesso rapporto umano tra Jim e John, il giovane eroe e il problematico villain alla ricerca del tesoro, possiamo individuare elementi nuovi che contraddistinguono questa storia, configurandola come un percorso di crescita in cui il giusto spazio viene dedicato sia ai comportamenti di Jim che alle azioni di John, una vera e propria figura paterna per il giovane.
La crescita, tematica comune a molti eroi Disney, assume qui risvolti più profondi e realistici: grazie alle sue avventure Jim troverà il suo posto nel mondo, esattamente come questo film ha trovato (seppur umilmente) il suo posto nella timeline Disney.

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