Recensione su Ad ogni costo

/ 19677.06 voti

Colpo grosso all’italiana / 11 Novembre 2020 in Ad ogni costo

Grande Montaldo, che, con Ad ogni costo, ha girato un heist movie (film con rapina) con tutti i crismi: ritmo, ironia, azione, colpi di scena, glamour.
Mi è piaciuta la ri-rilettura di un genere, quello del “formiamo una banda criminale formata da diversi specialisti”, che, negli anni, è diventato terreno fertile e battuto pressoché in esclusiva dal cinema statunitense (dal Rat Pack di Sinatra fino agli Ocean’s di Soderbergh e oltre, gli esempi si sprecano), ma che, in precedenza, era già stato affrontato anche in Italia (vedi, I soliti ignoti di Monicelli, Operazione San Gennaro di Risi), ma mai, forse, con tale spirito cosmopolita.

Il film di Montaldo ha un forte respiro internazionale, non solo per via dell’ambientazione esotica (Rio de Janeiro), ma soprattutto grazie a un cast molto eterogeneo eppure ben amalgameto, formato da attori che, pur provenendo da contesti cinematografici molto diversi, erano avvezzi ai film di genere.
Edward G. Robinson è un mito di Hollywood, uno tra i volti più significativi del noir USA. All’epoca del film di Montaldo, Adolfo Celi era già stato Largo nella saga di 007 e, qui, è curioso vederlo ancora alle prese con archivi segreti e piani machiavellici degni di Bond. La deliziosa Janet Leigh era ben accomodata nella storia del cinema, grazie anche a Hitchcock e Orson Welles. Nei suoi primi vent’anni di carriera cinematografica, Klaus Kinski aveva maturato un’esperienza da folle uomo d’azione in più di un film. Discreto ma efficace Roberto Cucciolla, forse nell’unico ruolo pienamente action della sua filmografia. Impeccabile la presenza scenica di George Rigaud, argentino nei panni di un credibilissimo britannico, che, pur ultrasessantenne ai tempi delle riprese, si produce qui in un paio di scene movimentate. L’austriaco Robert Hoffmann, chiamato a fare il playboy francese, a tratti (per via del taglio di capelli, più che altro) simile a un giovane Eastwood, come Kinski e Rigaud, era già assiduo frequentatore dei set italiani.

Musiche originali di Ennio Morricone

Lascia un commento