Recensione su Gli uomini d'oro

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Colpo grosso / 29 Maggio 2020 in Gli uomini d'oro

Discreto film ispirato a un vero fatto di cronaca.
Purtroppo per i tifosi granata, il film si apre sul derby Juventus-Torino del 1995 finito 5-0 per i bianconeri; è il punto di partenza per raccontare la storia vista da tre punti di vista differenti.
1- Il playboy. E’ GianPaolo Morelli, autista di un portavalori che ormai prossimo alla pensione e con il pensiero a un futuro
in Costarica, si vede rinviare di 20 anni la pensione dal nuovo governo. Decide così di rapinare il portavalori con l’aiuto di un suo amico che si nasconderà nella cassaforte del blindato.
2- Il cacciatore. E’ Fabio De Luigi, collega di GianPaolo (ma non amici), che viene coinvolto dal collega per la rapina. Fabio ha problemi di cuore (fisicamente), è sposato ed ha una figlia.
3- Il lupo. E’ Edoardo Leo, ex pugile che adesso lavora per uno strozzino. Amico di Fabio, anche lui avrà un ruolo nella rapina.
Bella sorpresa questo film, quasi inedito per il panorama italiano più abituato alle commedie. Buon film di azione, su una rapina
ma ci sofferma anche sui personaggi coinvolti e il derby iniziale sarà anche la miccia per un’accesa discussione tra i membri della
banda. Ruoli marginali ma importanti per due attrici: Matilde Gioli è la compagna di GianPaolo che sogna di aprire un centro di
estetica, la bellissima Mariela Garriga è la donna del Lupo. Inoltre GianMarco Tognazzi è lo strozzino

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