Recensione su Full Metal Jacket

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20 Ottobre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

secondo film di Kubrick che ho visto (il primo è stato Arancia Meccanica), secondo film che mi lascia perplessa. Ma andiamo con ordine. La prima parte è bellissima! Mi ci sono infervorata! Certo in alcuni momenti vorresti crepare a terra per le troppe risate (ma vogliamo parlare di “qui vige l’uguaglianza, non conta un ca**o nessuno!”?) ma mi ha fatto riflettere tantissimo e alla fine quando Palla di Lardo uccide il sergente Hartman sono rimasta sconvolta (più per il significato della scena che per l’avvenimento in sè e per sè). Interpretazione di Vincent D’Onofrio MAGISTRALE! Purtroppo la seconda parte (che è anche la più lunga) non è all’altezza della prima, e alla lunga annoia. Anche perchè tutto sommato non mi è sembrata niente di particolare o originale. Nel complesso un film dai temi molto forti che però presenta una caduta di stile dalla prima alla seconda parte, e per di più non mi piace il passaggio di alcune scene troppo nette (un pò come su youtube fanno quei mix della serie “il meglio di”)

17 commenti

  1. alevenstre / 20 Ottobre 2013

    Molta gente la pensa come te, cioè che la parte dell’addestramento è migliore della seconda in Vietnam. E questo mi ha fatto molto riflettere..

  2. Francesco / 20 Ottobre 2013

    Anch’io ho trovato la parte nel Vietnam più pesante da seguire e quella dell’addestramento migliore come ritmo narrativo. Anche se, secondo me, ciò è dovuto al fatto che la prima parte è resa in maniera più leggera grazie alla figura di Hartman, mentre la seconda prende una piega pienamente drammatica. E’ il taglio netto tra prima e seconda parte che rende quest’ultima più pesante a mio avviso.
    Anche perchè la seconda parte è molto significativa. La ragazza cecchina vietnamita è un ottimo espediente per sbattere in faccia allo spettatore l’orrore della guerra.
    Sempre a parer mio, naturalmente.

  3. Stefania / 20 Ottobre 2013

    Anch’io ho sempre ritenuto la seconda parte del film un pugno nello stomaco (@Francesco_Macaluso: fai bene a citare la ragazza-cecchino 😉 ), ma non per questo meno bella della prima, la quale, per qualche verso, è quasi farsesca, venata di pura follia (e non parlo solo di Hartman, ma dell’atmosfera generale: la camerata pare un allevamento di polli in batteria, per esempio), ma capace ugualmente di farmi provare timore fisico (vedi, il pestaggio di Palla di Lardo a cui neppure Joker si sottrae). La seconda metà è l’ “ovvia” messa in scena delle premesse espresse nella prima: la follia non è più “teorica”, ma tangibile e si esprime in diverse, abiette forme. L’apice, ovviamente, è rappresentato dalla marcia a suon di canzunciella disneyana.

  4. Francesco / 20 Ottobre 2013

    Esattamente @Stefania. Meglio di così non potevi esporre la sintesi perfetta del film 🙂

    • Stefania / 20 Ottobre 2013

      Se la memoria non m’inganna, è il primo Kubrick che ho visto, intorno ai quindici anni: ogni volta che lo rivedo, mi inquieta alla stessa maniera, è lucidissimo, impressionante, non lascia scampo 🙂

  5. alex10 / 21 Ottobre 2013

    io penso che tu non debba concentrarti sulle singole parti per analizzare, capire e forse apprezzare questo film @elizabethswann2 ; ma che tu debba concentrarti proprio sulla differenza e sull’opposizione delle due parti…
    credo che sia proprio questo il punto forte del film…
    ti confesso che mi ha molto emozionato (cioè, ho provato tutti i tipi di emozione vedendo questo film 😉 )

  6. elizabethswann2 / 24 Ottobre 2013

    @alex10… premetto che io di cinema non ne capisco quasi niente (togliamo anche il quasi) però sinceramente ti posso dire che la prima parte nonostante fosse più farsesca mi ha fatto riflettere davvero tanto, mentre la seconda mi hai lasciato pochissimo… anche se una cosa che ho notato che in guerra i personaggi o erano rassegnati o erano sadici (infatti alcuni sembrano avere la stessa cadenza di voce del sergente Hartman)… per il resto non mi ha fatto riflettere quasi per niente… anche concentrandomi sull’opposizione a me non suscita niente… anche se magari è perchè questo film non è esattamente il mio genere…

    • alex10 / 24 Ottobre 2013

      Ad ognuno i suoi gusti @elizabethswann2 ! 🙂
      Anche io so ben poco di cinema…ma mi diverto a parlarne. XD
      Poi io credo che l’espressione “capire il cinema” significhi tutto e niente allo stesso tempo…mi spiego ?? 😀

      Questo è un film che divide il pubblico quindi ci può stare che abbiamo opinioni differenti…io l’ho apprezzato molto….perché tratta con estrema crudeltà la psicologia della follia della guerra …e lo fa in modo realistico e, per me, efficace 😉

  7. hartman / 24 Ottobre 2013

    Mi stavano fischiando le orecchie, ecco chi era! 😉

  8. elizabethswann2 / 24 Ottobre 2013

    @hartman ti stimo troppo… hai avuto una morte epica!! 😀

  9. elizabethswann2 / 24 Ottobre 2013

    @alex10 si si ti capisco… ma penso che per molti registi la questione è questa: o si ama o si odia. Secondo me Kubrick è così ( io sono al suo terzo film e sono alla terza delusione), mentre quei film che ho visto di Tarantino (ne ho visti 5) o di Burton (visti tutti!) li ho adorati…. Secondo me molti film o li si ama o li si odia…

    • alex10 / 25 Ottobre 2013

      sì, potresti avere ragione @elizabethswann2
      pure se io non credo tantissimo in quella frase, anche se l’ha detta Tarantino che è un regista che io stimo, pur non essendo d’accordo appieno con questa frase lo considero un grande maestro…intelligentissimo !!!

      P.S. secondo me Burton è molto ma molto meglio di Nolan !!!! 😉 😉

  10. Bisturi / 25 Ottobre 2013

    A mio avviso Full Metal Jacket è il perfetto film di guerra. Descrive crudelmente, in primis, il feroce addestramento di quei giovani ragazzi, istigati alla violenza e privati quasi del tutto della scelta, del libero arbitrio, e mi stupisco di leggere che questa prima parte risulti la più “divertente”, quando invece è tragicamente desolante nel mostrare come una generazione americana viene ingiustamente privata della propria spensieratezza e gioia per farsi addestrare ad una guerra tanto ingiusta quanto incomprensibile . Hartman è un figura riprovevole,seppur, furbamente e apparentmente simpatica per via del suo linguaggio ma, risate e slang da marines a parte, quel che che dice è tremendamente folle e sconclusionato. Priva le giovani reculte della propria anima tramutandoli in dei killer senza nessuna causa se non quella di morire per una patria che a sua volta manda a morire loro senza nessunissimo rispetto per le loro vite.
    La seconda parte è agghiacciante e descrive senza strafare con espolsioni e o “cavalcate delle valchirie” varie 😉 la sporca guerra, con soldati ormai totalmente impazziti che uccidono per puro piacere o per far numero, cito una frase “Tutti quelli che scappano sono Vietcong. Tutti quelli che rimangono fermi sono Vietcong molto ben educati”. Senza parlare della lunga sequanza finale con il plotone imprigionato sotto il fuoco di un solo cecchino e i rallenty crudissimi sulle urla agonizzanti dei marines colpiti.
    Ecco, qui si va oltre i gusti personali, che non possono sempre giustificare il bollare un gran film come deludente. Atrimenti tutto diventa incriticabile e quindi bello o brutto perchè “de gustibus”. Bisogna saper essere oggettivi molte volte. 😉

  11. elizabethswann2 / 26 Ottobre 2013

    @bisturi io non sto criticando il tema del film, sto solo dicendo che a me non è arrivato… il discorso che dici tu : questo film va oltre il gusto personale non ha senso! Perchè devo dire di un film che mi è piaciuto per forza? mica è una formula matematica! Torno a dire ad alcuni un certo film arriva ad altri no. Punto. Esempio a me piace tanto leggere, ma se uno mi dice a me Verga non piace e me lo argomenta in un certo modo la cosa finisce lì. Io non sto dicendo Kubrick è un c*****e e sto film fa cagare sto semplicemente dicendo a me questo film mi ha comunicato tantissimo nella prima parte, nella seconda mi ha lasciato indifferente. Non vedo perchè di sia il bsogno di trovare dell’oggettività nella bellezza, che è soggettiva per definizione…

    • Bisturi / 26 Ottobre 2013

      Non sempre, è l’esaltazine della soggettivtà e del personalismo che ha abbattuto il gusto comune facendo calare lo spessore di tutte le arti. Se film come La Dolce Vita, o Arancia Meccanica o Il grande Dittatore o Vertigo uscissero oggi (e per me nemmeno li farebbero uscrire) non avrebbero lo stesso risalto e importanza che ebbero ai loro tempi e che portano con sè da allora. Quello che dici tu è giusto in parte…oggi sbancano I Soliti Idioti e se 10 milioni di persone dicono che son dei geni della risata io dico, NO! E se rispondo “no ma per me” io ribatto, aspetta se a te piace la cacca è ok, ma devi essere consapevole che è cacca non cioccolata! Tutto qua non sto polemizzando 🙂 poi che a te sia arrivata di più la prima della seconda parte ci può stare, quello è un fatto di sensibilità, il fatto è che molti ricordano la prima parte più per gli sprloqui militaristici di Hartman che per il suo vero contenuto. 🙂

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