Recensione su Fiume rosso

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Il muggito dell’angoscia / 28 Marzo 2016 in Fiume rosso

Capolavoro western dell’epica dei mandriani che mette al centro gerarchie e rudi rapporti virili tra bivacchi e sparatorie. John Wayne monumentale (pare che John Ford guardando il film avesse affermato: “Però, questo gran figlio di p…. sa anche recitare!”) affiancato dall’astro Montgomery Clift, in un magnifico contrappunto tra iracondia senile e ragionevolezza giovanile, un rapporto filiale complesso e tormentato forse un po’ blandamente dilavato nel finale. La regia di Howard Hawks è piena di piccole, deliziose sorprese; alle maestose solari scene di mandria alterna momenti dallo squisito sapore thriller, con turni di guardia notturna nella nebbia fitta dove si consumano anche amori liberi molto poco fordiani. C’è tensione nel viso di Wayne, la sua alienazione da stolido giustizialismo genera gli intensi primi piani sul viso del giovane Clift, apparentemente impassibile mentre nei suoi occhi brilla tutto il buio dell’angoscia, tra i muggiti del bestiame. Splendido.

2 commenti

  1. hartman / 28 Marzo 2016

    Un bel 10 tondo tondo…
    Hawks è un regista che andrebbe approfondito di più…
    ti consiglio (perchè penso possa interessarti e sempre che tu non l’abbia già visto) La signora del venerdì…

    • paolodelventosoest / 29 Marzo 2016

      No, @hartman non l’ho ancora visto; ho intenzione di approfondire la filmografia di Hawks, da me finora sciaguratamente trascurato! Io sono fordiano di ferro, ma questo western mi è sembrato perfino superiore ai vari capolavori del guercio!

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