Recensione su February: L'innocenza del male

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FEBBRAIETTO CORTO E MALEDETTO / 20 Ottobre 2020 in February: L'innocenza del male

Talmente minimalista da essersi dimenticato di raccontare qualcosa. Tutto è plumbeo, tutto è tetro e alla fine della fiera guardare “February” è come vagare nella nebbia. La regia è pesante, la fotografia è pesante, la recitazione è severa, tutti si sforzano di caricare il film.

Siccome la trama non è poi tutto questo granché il regista Oz Perkins (figlio di quel Perkins) decide di emarginarla proprio. Non ho problemi a recepire narrazioni non lineari ma qui si costruisce un puzzle completamente grigio. Si tenta di ammantare d’intellettualità una storiella da poco.

Intanto avviso i naviganti. In Italia quando nel titolo viene aggiunto “…del male” vuol dire che il film è brutto.

Voto: 4,5

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