Domenica maledetta domenica

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Domenica maledetta domenica

Un designer, Bob Elkin, frequenta contemporaneamente un dottore, Daniel Hirsh, e un'impiegata, Alex Greville. Sia quest'ultima che il medico sanno che il loro amante ha una relazione amorosa con entrambi, ma Bob potrebbe partire per l'America e in quel caso Daniel e Alex rischierebbero di perderlo per sempre.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Sunday Bloody Sunday
Attori principali: Peter Finch, Glenda Jackson, Murray Head, Peggy Ashcroft, Tony Britton, Maurice Denham, Bessie Love, Vivian Pickles, Frank Windsor, Thomas Baptiste, Richard Pearson, June Brown, Jon Finch, Hannah Norbert, Harold Goldblatt, Marie Burke, Robert Rietti, Liane Aukin, Robin Presky, Caroline Blakiston, Peter Halliday, Kimi Tallmadge, Russell Lewis, Emma Schlesinger, Carl Ferber, Patrick Thornberry, Niké Arrighi, Douglas Lambert, Ann Firbank, Barbara Markham, Donald Sumpter, Rohan McCullough, John Warner, Francis Ghent, William Job, Derek Gilbert, Robert Wilde, Richard Loncraine, Royce Mills, Gabrielle Daye, Edward Evans, George Belbin, Ellis Dale, Monica Vasileiou, Joe Wadham, John Rae, Henry Danziger, Esta Charkham, Hilary Hardiman, Simon Joseph, Gideon Kolb, Martin Lawrence, Mercia Mansfield, Reuben Elvy, Jovey Douben, Henry Gilbert, Arthur Goodman, Cindy Burrows, Petra Markham, Daniel Day-Lewis, Jack Arrow, Robert Clarke, Aileen Lewis, Jill Goldston, Murray Kash, Bunny Seaman, David Webb, Helen Lindsay, Mostra tutti

Regia: John Schlesinger
Sceneggiatura/Autore: Penelope Gilliatt
Colonna sonora: Ron Geesin
Fotografia: Billy Williams
Costumi: Jocelyn Rickards
Produttore: Joseph Janni
Produzione: Gran Bretagna
Genere: Drammatico
Durata: 110 minuti

Dove vedere in streaming Domenica maledetta domenica

Gradevole ma troopo lungo / 15 Marzo 2012 in Domenica maledetta domenica

Un buon film ma alla fine si indugia troppo e più che rendere avvincente la storia si appesantisce il film

Come back soon / 8 Ottobre 2011 in Domenica maledetta domenica

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Con quanta forza emerge, dall’accurato quadro (Schlesinger sceglie di rappresentare i corpi ed i volti, gli ambienti e la vita, in modo straordinariamente schietto, come in un quadro realista) di progressivo disfacimento fisico, morale e mentale che è questo film, il personaggio di Peter Finch (un po’ di lavoro lo fa la bellezza del personaggio, il resto lo fa la bravura di Finch); emblema di un amore fedele e sincero, d’un sentimento che non s’accontenta ma che accetta le proprie menomazioni ed i propri limiti con una serena e pacificata rassegnazione, il medico ebreo Daniel Hirsh, roccia e faro insieme (questo, almeno, rappresenta per Bob), è la luce ed il punto fermo dell’intera pellicola (vicinissimo allo spettatore per tutta la durata del film, riesce quasi a superare fisicamente la barriera dello schermo attraverso il criptico ed intimissimo monologo finale).
Molto bello anche il personaggio di Alex (interpretato dall’affascinante Glenda Jackson), che Schlesinger utilizza per indulgere, anche se con moderazione, al classico cliché secondo il quale solo l’amore femminile sa essere veramente possessivo, egoista e geloso.
Fuori dalle spoglie stanze dei tre appartamenti (quello quasi austero di Hirsh, quello disordinato di Alex e quello “creativo” di Bob), Londra e New York (presente più come miraggio e spettro che non come luogo reale), si muovo e si agitano, piene di miseria e di decandenza.
Poco o nulla, in fondo, è cambiato, nella cara vecchia Inghilterra, dai tempi di “Billy Liar”: là i motociclisti, qui i pattinatori folli, le marchette ed i drogati, là un giovane sognatore dalle ambizioni troppo ingombranti, qui un intraprendente designer sessualmente ambiguo.
Ovunque, sempre solitudine e abbandono.

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