Recensione su Lo sguardo di Satana - Carrie

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1 Novembre 2014

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Adoro il romanzo nonché il film di De Palma ed ho provato, infatti, a non tenere conto della prima trasposizione cinematografica ( della seconda ricordo una Carrie non male, ma il film nel complesso non è niente di che)
Ma no, non ci siamo.
Ok la rivisitazione in chiave moderna, ma il tutto mi è sembrato una lunga puntata di un Beverly hills 90210 o un Dawson’s creek in chiave splatter, riuscita male. Molto.
La scena della doccia: troppo breve, non ho visto sul volto di Carrie il terrore vero, su quello delle compagne il disgusto , quel sadico piacere nell’infierire sul più debole.
Nessun ruolo risalta .
Non mi è piaciuta affatto l’attrice che ha interpretato Carrie, che sembrava più scimmiottare il personaggio che recitare.
I protagonisti stessi non sono affatto “approfonditi” ( e lo si può fare anche se un film dura un paio d’ore o poco meno, la madre di Carrie e lo stesso Tommy, non vengono fatti conoscere per quello che in realtà sono, del fanatismo religioso di Margareth si ha giusto un assaggio e la sua figura non sembra terrorizzare poi così tanto la figlia, né dominare la sua vita ed il suo stesso modo di pensare), la telecinesi c’è ma è ridotta ad un potere che Carrie accompagna con gesti delle mani quasi grotteschi, avendo come risultato scene che sembrano parodie di vecchi film di streghe, senza che vi sia nessun riferimento allo sfinimento fisico e mentale che ciò le comporta.
La stessa Carrie è fin troppo socievole ed in realtà il rapporto tra madre e figlia non ha momenti di dolcezza come nel film, ma è un dominare/subire perenne, un costante vivere nel terrore e nella rassegnazione.
No la scena finale, la caduta delle pietre si verifica quando Carrie ha tre anni ed è il momento in cui Margareth capisce che sua figlia è un potenziale ordigno assassino ed assiste impotente all’esplosione di un potere, nella speranza che niente possa ricausarne il riaffiorare.
Dopo la doccia di sangue al ballo Carrie perde proprio la ragione e uccide tutti quelli che le capitano sotto lo sguardo, compresa miss desjardin, chi si salva è solo chi riesce a scappare, ma la furia della ragazza non risparmia niente e nessuno.
Ok qualche cambiamento, non si può pretendere che la quantità enorme di dettagli con cui il Re descrive fatti e personaggi venga minuziosamente riportata, mi sta bene riproporre la storia ambientandola in tempi moderni, ma mi pare che i punti focali della storia siano stati trattati in maniera troppo superficiale.
Il risultato non è un remake valido, ma un prodotto mal riuscito.
Quasi ridicolo.
Salvo, ma solo un pochino, l’interpretazione della Moore.
IMHO, ovvio.

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