STALLO ALLA MESSICANA TRA SPIE / 13 Aprile 2016 in Il ponte delle spie
Un buon prodotto per uno Spielberg ormai sul viale del tramonto. La cosa che ho gradito di più è l’estrema linearità della storia. Normalmente nelle storie di spie fatico a star dietro a tutto… tendono sempre ad aggiungere elementi per complicare la trama e renderla più accattivante. Qui invece si segue tutto senza un eccessivo sforzo cognitivo. Regia riconoscibile e fotografia a tratti sovraesposta…non ho capito il largo uso di grandangolari…ma chi sono io per criticare il due volte premio oscar Janusz Kaminski?
Spielberg non riesce a fare a meno di ricordarci che gli Stati Uniti sono belli e puliti mentre il resto del mondo è un posto freddo e oscuro. Nonostante questa nota di autocompiacimento stelle e striscie il film è gradevole e ottimamente curato.
Livello recitativo altissimo.
Non so perchè ma a tratti c’ho visto un non so che di Hitchcock.
Voto 6,5
Sarà anche sul viale del tramonto ma, a mio parere, se tutti i biopic fossero così il “genere” ne trarrebbe benificio.
C’è un po’ di Hitchcock in tutto Spielberg direi, per quanto alcuni facciano ancora fatica ad ammetterlo.
Benificio Del Toro, chiaramente.
Beh mica ho detto che il film è brutto…anzi…ho detto il contrario e il voto lo conferma ma ritengo che sia un compitino ben svolto e niente più. Personalmente il genere biopic è quello che gradisco meno.
Dire che Spielberg è sul viale del tramonto non vuole essere offensivo…credo sia fisiologico e non ci vedo niente di male.