agghiacciante crimine ai danni di un’adolescente / 16 Ottobre 2012 in An American Crime

I coniugi Likens , di professione giostrai, decidono di affidare le proprie figlie adolescenti alla sig.ra Gertrude Baniszewski (Catherine Keener), assidua frequentatrice della chiesa battista del quartiere. “il disturbo” viene retribuito settimanalmente con un assegno di 20$ che assieme ai modesti lavoretti svolti nel dopo scuola della figlia maggiore Paula e a qualche misero soldo racimolato da Gertrude stirando i panni del vicinato, rappresentano il solo sostentamento di una famiglia composta da 7 persone più 2.
La famiglia Baniszewski è la classica famiglia disastrata: madre single, alcolizzata, asmatica e con turbe psichiche che ha avuto i primi 5 figli con un poliziotto che ha pensato bene di svignarsela senza versare un solo miserrimo nichelino per il mantenimento della numerosa prole. L’ultimo figlio di pochi mesi è invece nato dalla relazione della donna con un uomo squattrinato, sfaticato e approfittatore di 10 anni più giovane.
In questo quadretto di degrado socio-economico-culturale si consuma un atroce e lento delitto ai danni di Sylvia (Ellen Page), la maggiore delle due sorelle Likens. Sylvia infatti, viene sottoposta a inaudite violenze fisiche e psicologiche che si consumano nella cantina di casa Baniszewski. Violenze che vedono come protagonisti innumerevoli carnefici: Gertrude, il figlio Jhonny, il fidanzato di una delle figlie e addirittura quelli che prima erano gli amici della ragazza.
Prevedibilmente tragico l’epilogo. Un film, tratto da una vicenda realmente accaduta negli anni ’60 in Indiana, che lascia lo spettatore con l’amaro in bocca. Atti di crudeltà allo stato puro a cui una povera innocente viene sottoposta non solo da una donna malata di mente, ma quel che è peggio, da suoi pari che anziché aiutarla e denunciare alla polizia la follia di quella famiglia, ne diventano tristemente e inspiegabilmente complici.

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