Recensione su Amour

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18 Febbraio 2013

Toccante e spietato, freddo eppure vicino ai suo personaggi e alla storia, il film di Haneke è descrizione reale e intensa del progredire della malattia, della devozione di un marito e dell’amore del titolo, che in questo caso è senile e tenace. Giostrando le inquadrature, tutte in interni, con una precisione geometrica e con abbondanza di campi totali e piani sequenza, il regista accompagna passo dopo passo le vicende dei due personaggi, musicisti in pensione e interpretati benissimo da Jean-Louis Trintignant e Emmanuelle Riva. Il primo è il vero protagonista, ed è superbo nella sua interpretazione dignitosa e forte, la seconda riesce a mutare, passando da una donna tosta e ironica ad un’ombra di donna, non autosufficiente e debilitata a livello fisico e psicologico, mantenendosi sempre molto genuina.
Film duro e amorevole, bello.

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