Spossante / 28 Novembre 2017 in Alla ricerca di Dory
Che angoscia… Non tanto per la “malattia” di Dory, quanto per il continuo va e vieni, corri e insegui che caratterizza tutto il film con trovate francamente esasperanti.
Se, in Nemo, la smemoratezza di Dory era un elemento comico, qui, diventa puro dramma, perché si è scelto di trattarlo come un vero e proprio handicap. In realtà, ho apprezzato moltissimo la scelta di rappresentare in maniera tanto schietta il problema della protagonista, le difficoltà oggettive che esso le crea e il ventaglio di soluzioni alternative che Dory trova per superarlo.
A fronte di tanta franchezza e della solita qualità tecnica impressionante, però, il resto del film mi è parso davvero desolante.
La riproposizione dei vecchi personaggi è fine a sé stessa, con dinamiche e battute già viste e sentite. L’introduzione di nuovi spalle mi è parsa altrettanto sterile (il polpo fa una piccola eccezione). E, infine, le rincorse incredibili fra i vari personaggi: spossanti.

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