Recensione su Ya tozhe khochu

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Stalker / 6 Agosto 2013 in Ya tozhe khochu

“Camminavo, camminavamo, con circospezione, facendo attenzione a non calpestare cadaveri, con passo pesante nella neve alta, ma con la speranza, la sicurezza quasi, di raggiungere la felicità.
E camminando siamo arrivati al campanile.
Non ci sono guide, non ci sono sentieri già tracciati, c’è solo tanta neve e una tristezza da crepuscolo dell’umanità. Un paesaggio da sogno mal sognato si dispiega innanzi a noi in tutta la sua sinistra bellezza. All’improvviso sento tanto freddo, sdraiato sulla neve candida, assalito da un panico sarcastico, aspetto che arrivi finalmente la felicità.”

Ultimo film di Balabanov, purtroppo morto nel maggio di quest’anno. Un film non completamente riuscito, con una prima parte (la preparazione al viaggio) alla Kaurismaki, e una seconda parte decisamente onirica e tarkovskiana.
qui la “colonna sonora”.

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