Recensione su Poetry

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Un intenso ritratto / 19 Marzo 2011 in Poetry

Ho cominciato a guardare questo film incuriosita dal titolo, poi ho scoperto che si tratta di un regista coreano: Lee Chang-dong e questo è l’ultimo suo lavoro che sarà proiettato tra pochi giorni al cinema (forse solo nei festival… e questo è un tasto purtroppo dolente che ci coinvolge tutti). Insieme al ritratto di questa signora mi sembra di aver vissuto anch’io con lei un pezzo di Corea, di quella più provinciale, come di un qualsiasi nostro paese, in cui i nonni crescono i nipoti e devono fare i conti con l’aspetto miserabile e talvolta anche tragico della vita quotidiana; il riscatto da tutto questo è la poesia e la sua ‘bellezza’ che spesso la protagonista cerca di catturare su un taquino di appunti…ma che non le viene naturale. E’ un mondo in crisi come il nostro, in cui anche i delitti peggiori vanno coperti ma non riparati; mi ha conquistata soprattutto il fascino intenso di questa donna in cerca della sua poesia interiore, ma che continuamente si scontra con una realtà dura e malata…credo comunque che possa dire molto altro, anche perchè come la vita, è composto da scene quasi autoconclusive, che compongono un quadro di grande bellezza: per le emozioni appena sussurrate e per quella trama affidata alla sensibilità di chi guarda.

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