La mente come recipiente dell’anima. / 25 Ottobre 2013 in Poetry
Poesia, nulla di più astratto. Eppure in questo film, di matrice coreana, tange la superficie di ogni sentimento, di ogni emozione, che la protagonista, anziana donna affetta da da alzheimer, cerca di ripercorrere sulla propria pelle, prima che la sua mente la releghi a vuota memoria.
Un ponte, un luogo di meditazione che si trasforma in tragedia, che le persone mutano in tragedia. Perché il silenzio non è mai pace se continua ad indagare la propria coscienza. E questa coscienza si macchia di un peccato, che nemmeno la poesia, che tanto la donna cerca di inseguire, riesce a cancellare.