Recensione su L'ufficiale e la spia

Film di Polanski tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris.
1895. Alfred Dreyfus (Louis Garrel), capitano dell’esercito francese, viene dichiarato colpevole di alto tradimento (passato segreti militari ai tedeschi), degradato e condannato all’esilio sull’isola del Diavolo. Nel frattempo l’ufficiale Georges Picquart (Jean Dujardin) viene nominato capo della sezione dei servizi segreti; indagando scopre alcune incongruenze nella condanna di Dreyfus e inizia a indagare osteggiato dai suoi capi.
La pellicola rimane abbastanza fedele al romanzo (che viene spesso ignorato nelle recensioni sul film); l’antisemitismo ricorrente, i militari che tengono a insabbiare la cosa piuttosto che discolpare un innocente. Il film è interessante anche se in qualche tratto rallenta un po’; Picquart nonostante i suoi pregiudizi, cerca comunque di portare a galla la verità.
Nel resto del cast da citare Emmanuelle Seigner nei panni di Pauline, l’amante di Piquart.