La storia di un eroe / 21 Agosto 2023 in L'ufficiale e la spia
La storia di un eroe, che il regista riesce a far apparire credibile e non superumana – oltre che molto avvincente. Georges Picquart non è un eroe senza macchia: all’inizio del film sentiamo un suo brutto commento antisemita relativo a Dreyfus appena degradato; e tuttavia questo rende le sue azioni successive ancora più rigorose, quasi dettate da un imperativo categorico piuttosto che da una personale empatia.
Il film ruota attorno all’antagonismo tra Picquart e Henry, due caratteri agli antipodi (anche fisiognomici): intransigente, onesto, diretto il primo, accomodante, torbido, sfuggente il secondo; contrasto reso benissimo dai due interpreti Jean Dujardin e Grégory Gadebois. Ma tutta la vicenda è un’arena in cui si affrontano uomini coraggiosi, come Émile Zola, il cui J’accuse rappresenta forse il punto più alto della storia del giornalismo mondiale, e vigliacchi pronti a ogni bassezza.
Polanski (che intravediamo in piedi tra il pubblico di un concerto) esibisce il suo gusto sicuro per le inquadrature sapientemente composte, come quelle del processo a Zola, e si fa perdonare il brutto passo falso commesso due anni prima con Quello che non so di lei. Finale commovente nella sua curiosa prosaicità, con Dreyfus ingrigito che viene a chiedere la promozione che gli spettava all’artefice principale della sua riabilitazione.