6 Febbraio 2012
Quando è uscito il film svedese, una mia amica chiacchierando mi disse di essere rimasta delusa dal personaggio di Michael Blomqvist. “Troppo timoroso. E poi c’ha una faccia! Dall’immagine del libro avrei visto bene un Craig nel ruolo!”
Ha precorso i tempi. O almeno anche Fincher l’ha pensata così e ha scelto James Bond per il ruolo dell’investigatore svedese, che in effetti, cambia parecchio: ha un taglio più sfrontato e meno passivo. Deve comunque far da contraltare ad una splendida Roney Mara (la delicata ragazza di Jesse Eisenberg in “The social network”) a cui Fincher dà fiducia. Risultato: nomination all’Oscar (lo meriterebbe lei) e un personaggio che come il Joker di Ledger, non fa rimpiangere il precedente illustre (la Noomi Rapace che ha dato visibilità alla saga). Illustre il cast che comprende Stellan Starsgard e Christopher Plummer, Robin Wright e Joely Richardson.
Ottima la fotografia che gioca con tinte metalliche, grigi e bianchi accesi, esaltando il paesaggio freddo e nevoso (il fatto che sia uscito ora avvicina Svezia e Italia…da un punto di vista climatico solo!) ben abbinato alle psicologie dei protagonisti.
Non ho letto il libro ma ho visto il film svedese (di solito evito i remake ma per Fincher ho fatto un’eccezione!) e questo, una volta tanto, si può dire migliore dell’originale. In mano ad un regista come Fincher e ad uno sceneggiatore collaudato come Zaillian il film fa un salto rispetto al precedente. Migliora il rapporto tra i protagonisti e la regia meticolosa e capillare dà un tono più elegante ed oscuro alla pellicola.
Bella anche la sigla iniziale…Molto simile a quelle di James Bond…
Speriamo che Fincher decida di rifare anche gli altri due episodi. Con queste premesse la saga potrebbe solo guadagnarci.
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