Recensione su Tutte le sere alle nove

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25 Gennaio 2012

L’atmosfera è ancora quella, inquietante, del precedente “Suspense” (senza contare che una dei sette bimbi protagonisti di “Tutte le sere alle nove”, l’attrice Pamela Franklin, aveva recitato anche nel film tratto dal capolavoro jamesiano), pur nella “normalità” di una famiglia inglese degli anni ’60 (perché non si può definire proprio normale una comunità autogestita dai bambini).
I colori (che, presenti in questa pellicola, mancavano invece nell’altra), non smorzano affatto i contrasti tipici del b/n, ma infittiscono le ombre e inaspriscono la miseria di stanze povere e buie.
La perversa innocenza dei bimbi (segnati dalla morbosa religiosità della madre, la quale ha finito per instillare in loro una concezione deviata ed estrema del peccato; a tal proposito ho trovato davvero straziante la scena della punizione di Gerty) è rappresentata in modo perfetto, così come la viscida natura del “padre” (magistralmente interpretato dal sempre bravissimo Bogarde).
Profondo, bizzarro e spaventoso.

3 commenti

  1. Stefania / 26 Gennaio 2012

    Mi hai incuriosita molto: ho subito messo il film tra i miei “Vorrei vederlo” (e ho scoperto che lo si può trovare, in versione integrale su YouTube!).

  2. bigmouth / 26 Gennaio 2012

    Secondo me merita, soprattutto per il modo in cui racconta l’infanzia, atipica, dei sette fratelli, e per come riflette sul fanatismo religioso.
    C’è anche da dire, però, che è piuttosto inquietante (per intenderci, non è un film che ti viene voglia di rivedere spesso).
    Per quanto riguarda il caricamento su You Tube: che ci sia qualche appassionato di Clayton ha cura di mettere a disposizione i suoi film in versione integrale (ho adocchiato anche “La segreta passione di Judith Hearne”, che pensavo di vedere proprio su You Tube)?
    🙂

  3. Stefania / 24 Febbraio 2012

    Visto! E, beh, mi ha inquietata! Gotico al punto giusto, torbido, “malato”, anche per via delle sue “ingenuità”. Mi è piaciuto, grazie!

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