Recensione su 10 Cloverfield Lane

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Clover…che? / 7 Luglio 2016 in 10 Cloverfield Lane

Ma non doveva essere in qualche modo collegato al film “Cloverfield”, del 2008, per la mente ECCELSA di JJ Abrams? No perché a me, salvo per il titolo, tutti i possibili collegamenti sono sfuggiti proprio alla grande!
Mi spingo forse troppo in là con la mia ipotesi ma eccola qui: con quel film lì non c’entra un ca**o.
Solo una trovata pubblicitaria per spingere a vederlo? Dico di sì, pure perché il 10 di Cloverfield Lane non è che un indirizzo…figurarsi dunque il profondo collegamento tra le due trame.
Del Cloverfield originale aveva colpito soprattutto la regia, il metodo narrativo utilizzato con la camera nelle mani di un personaggio che ci mostra ciò che vede lui, con tutti i dubbi e le incertezze di chi nel “film” ci vive anziché piazzarsi lì da osservatore esterno.
In questo…sequel (ma de che?) la tematica viene ripresa, quella del dubbio, rinchiudendo una ragazza in un bunker e dicendole che fuori s’è scatenata l’Apocalisse e che quindi da lì è meglio per lei se non esce.
Essendo immedesimati solo nella protagonista, non possiamo sapere in effetti se sia vero o se sia vittima d’un rapimento, e così viviamo i suoi stessi dubbi, le sue stesse paure, le ipotesi di ciò che è vero e ciò che non lo è.
Solo che a un certo punto, e non è per forza una cosa brutta, anzi!, ecco che non ci frega più nulla di quello che è successo fuori dalle mura del bunker, perché ciò che succede per davvero succede in quelle quattro mura lì, e ora perché tu ci sia dentro è solo un dettaglio.
Dettaglio che di certo la nostra curiosità spettatoriale ci impone di indagare e…saremo soddisfatti.

Consigliato a: E’ un po’ noioso a tratti, visto che ci sono tre personaggi e son loro a far tutto in quattro mura e i tempi morti la fanno da padrone. Però è un modo di raccontare la…”fantascienza”? Ma sì, la fantascienza, diverso dal solito e che può far bene essere visto anche solo per discostarsi dai soliti luoghi comuni. Certo, solo per dare il benvenuto a tanti altri.

2 commenti

  1. Stefania / 17 Febbraio 2017

    Tra i due film (ma potrei essere smentita da chi ricorda meglio il primo film ed è a conoscenza di particolari che a me sono sfuggiti) non c’è un collegamento basato, per esempio, su personaggi comuni. Questo film fa solo intuire che le due storie si svolgono nello stesso momento storico, quando la Terra è appena diventata oggetto dell’invasione aliena: 10 Cloverfield Lane è un sequel atipico (in realtà, è tale solo perché segue il primo film, non perché i fatti raccontati qui si svolgono dopo quelli mostrati là), ma, per me, è una maniera “simpatica” e originale di concepire lo strumento sequel 🙂 Diciamo che si tratta quasi di un concept o di un franchising, per dirla -erroneamente- in termini commerciali: si usa il marchio per creare dei “mondi” paralleli, ma connessi al motore narrativo del ramo principale della storia.

  2. theclubber / 20 Maggio 2017

    Semplicemente questo film doveva essere un thriller a se (intitolato The Cellar, la cantina), poi è intervenuto JJ che l’ha trasformato in un sequel di Cloverfield.
    Diciamo che l’espressione del personaggio della Winstead quando vede la creatura è più o meno stata la stessa mia reazione…

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