The Cloverfield Paradox
/ 20185.078 votiDopo un esperimento scientifico a bordo di una stazione spaziale compiuto attraverso un acceleratore di particelle, gli astronauti coinvolti restano isolati. Dopo questa terribile scoperta, l'equipaggio della stazione spaziale deve lottare per la propria sopravvivenza.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Cloverfield Paradox
Attori principali: Gugu Mbatha-Raw, Daniel Brühl, Chris O'Dowd, David Oyelowo, John Ortiz, Zhang Ziyi, Elizabeth Debicki, Aksel Hennie, Roger Davies, Clover Nee, Donal Logue, Simon Pegg, Greg Grunberg, Jordan Rivera, Suzanne Cryer, Nathan Oliver, Mostra tutti
Regia: Julius Onah
Sceneggiatura/Autore: Oren Uziel, Doug Jung
Colonna sonora: Bear McCreary
Fotografia: Dan Mindel
Costumi: Tom Macdonald, Colleen Atwood
Produttore: J.J. Abrams, Bob Dohrmann, Lindsey Weber, Tommy Harper, Matt Reeves, Jon Cohen
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Horror, Fantascienza
Durata: 102 minuti
Dove vedere in streaming The Cloverfield Paradox
Film mediocre che sfrutta un po’ cinicamente il nome di una serie fortunata, di cui vorrebbe costituire il prologo. L’idea di base di una dislocazione di corpi che finiscono per compenetrarsi con gli oggetti più disparati non sarebbe stata malvagia, ma qui viene sfruttata in modo maldestro e talvolta risibile (il braccio di Mundy). Finale da dimenticare. Brava comunque Gugu Mbatha-Raw nel ruolo della protagonista, mentre Elizabeth Debicki carica troppo i toni del proprio personaggio. Segno dei tempi: si immagina che nel prossimo futuro gli astronauti comprendano e parlino il cinese (ma il comandante della stazione spaziale è per il momento ancora americano).
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Il terzo film del franchising Cloverfield esagera e tira all’estremo il concetto di sospensione della realtà, giustificandosi palesemente con (posso sentirlo gridare): “Ma è un film di fantascienza, Vostro Onore!”
Gli spunti sono buoni, incentrati su loop e paradossi temporali, ma c’è qualcosa di farraginoso, forzato e troppo stereotipato per divertire (me) davvero.
L’unica cosa che, finora, mi sento di apprezzare davvero di tutto questo progetto di Gei Gei è il tentativo di esplorare i generi (disaster movie, thriller, sci-fi tradizionale).
Purparlé, 10 Cloverfield Lane è quello che mi è piaciuto (notevolmente) di più, perché “sembra una cosa, ma poi è un’altra” e, secondo me, funziona bene in entrambe le situazioni.
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La signora Fantascienza ha sporto denuncia per molestie.
Ciò che più non posso sopportare nei film di science-fiction è l’elemento “science” che viene completamente a mancare, soprattutto quando l’ambientazione ruota all’interno di una stazione spaziale (battuta voluta) ed i protagonisti sono scienziati. Questo film è un esempio di tutto quello che non voglio vedere, ed inoltre a volte regala dei momenti in cui sembra di assistere ad una parodia del genere.
Mi è difficile spiegare senza entrare nel dettaglio, senza anticipare nulla.
Per chi “segue” la “saga” di Cloverfield, questo è il prequel. Per quanto ne vale il film, gli avvenimenti potevano benissimo rientrare in un semplice incipit.
p.s.
Interessante l’elemento “Chewbacca” del personaggio cinese, che nonostante parli nella sua lingua, tutti la comprendono e le rispondono in inglese (a parte rari momenti). Geniale trovata per chi vorrebbe guardare il film in streaming illegalmente e non ci sono ancora le versioni sottotitolate.
Per chi vuole approfondire, proprio come accade con Chewbacca, ciò che dice non serve ai fini della trama o se serve viene spiegato dagli altri attori o dalle azioni compiute. Quindi… buona visione.
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