Recensione su Sesso & potere

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18 Giugno 2015

Un film interessante e per certi versi profetico (uscì qualche mese prima che scoppiasse l’affaire Monica Lewinski) sugli intrecci tra scandali e potere, più che tra sesso e potere (brutto titolo pruriginoso buttato lì probabilmente per aumentare gli incassi, con la scusa di supplire all’intraducibilità del titolo originale).
Il tema fondamentale è quello dei media e di come li si possano utilizzare a proprio piacimento per coprire la realtà, fino addirittura a creare inesistenti realtà parallele (lo spin doctor del presidente in carica getta in pasto ai media una presunta guerra con l’Albania per coprire uno scandalo sessuale a pochi giorni dalle elezioni – peraltro, anche in questo caso, un intreccio profetico, visto che subito dopo il sexgate Lewinski seguirono bombardamenti in Sudan come rappresaglia al terrorismo di Al Qaeda).
Il film si regge sull’ottima interpretazione di una leggenda come De Niro (molto meglio lui di un comunque più che discreto Dustin Hoffman).
Per il resto, nel complesso si ha una sgradevole sensazione di vecchiume che fa sembrare la pellicola molto più datata di quello che è (il film è del 1997, ma visto oggigiorno appare già invecchiato molto male).

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