Raw - Una cruda verità

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Raw - Una cruda verità

Justine è matricola universitaria presso una facoltà di veterinaria. Anche i suoi genitori hanno frequentato lo stesso istituto e la sorella Alexia è iscritta al secondo anno. Come il resto della sua famiglia, Justine è vegetariana, ma, durante una delle prove a cui viene sottoposta dai suoi colleghi più grandi, è costretta a mangiare delle frattaglie animali. Da quel momento, in lei cambia qualcosa.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Grave
Attori principali: Garance Marillier, Ella Rumpf, Rabah Nait Oufella, Laurent Lucas, Joana Preiss, Bouli Lanners, Marion Vernoux, Thomas Mustin, Marouan Iddoub, Jean-Louis Sbille, Benjamin Boutboul, Virgil Leclaire, Anna Solomin, Sophie Breyer, Daniel Utegenova, Bérangère Mc Neese, Morgan Politi, Alice D'Hauwe, Pierre Nisse, Maïté Katinka Lonne, Amandine Hinnekens, Sibylle du Plessy, Denis Mpunga, Alexis Julemont, Lich Jass, Helena Coppejans, Charlotte Sandersen, Christophe Menier, Julianne Binard, Mostra tutti

Regia: Julia Ducournau
Sceneggiatura/Autore: Julia Ducournau
Colonna sonora: Jim Williams
Fotografia: Ruben Impens
Costumi: Elise Ancion, Lena Rouschop
Produttore: Jean des Forêts, Nadia Turincev, Julie Gayet
Produzione: Francia, Belgio
Genere: Drammatico, Horror
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Raw - Una cruda verità

Profondamente disgustoso / 15 Dicembre 2023 in Raw - Una cruda verità

Sinceramente? Seppur obiettivamente ben fatto, non ho potuto fare a meno di pensare che chi lo ha concepito è qualcuno profondamente disturbato. Abbiamo veramente bisogno di film così? Per dirla alla Battiato:”in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore”. Stop.

Un bel 7,5 / 24 Marzo 2020 in Raw - Una cruda verità

Peccato non si possano dare i mezzi voti, perché questo film meriterebbe un bel 7,5.

La storia di Justine, una ragazza francese che inizia a frequentare la facoltà di veterinaria, la stessa dove hanno studiato entrambi i genitori e la stessa dove studia la sorella maggiore.
E’ da sempre vegetariana e quando si tratta di superare il rito di iniziazione, cioè mangiare della carne, inizia una strana metamorfosi mentale e fisica che la porterà in una spirale di orrore. Il tutto mentre, come matricola, subisce il nonnismo degli studenti più grandi.

Il film è sicuramente una metafora dei cambiamenti psichici e fisici che comporta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta; per certi versi ricorda un altro horror che si chiama “Licantropia Evolution” (titolo originale “Ginger Snaps”), film minore del 2000 in cui il tema della trasformazione sessuale era raccontato attraverso il mito dei licantropi.

Sì, è molto crudo (“raw”, appunto) e presenta alcune scene particolarmente cruente, lascia poco all’immaginazione, anche da un punto di vista sessuale.

Il finale è composto, ma efficace.

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Hai capito Justine… / 2 Ottobre 2018 in Raw - Una cruda verità

Ed ecco l’horror che esce dal nulla.
Justine va a studiare in una scuola di veterinaria. Li scoprirà una verità agghiacciante della sua vita.
Veramente azzeccato e accattivante.
Il finale quasi ovvio ma non fastidioso.
Un bel film che non è splatter ma fatto bene.
Consigliato.
Ad maiora!

Horror D.O.P. / 9 Febbraio 2018 in Raw - Una cruda verità

E poi arriva, come uno lampo, l’horror dannatamente seducente con la sua carnale (è proprio il caso di dirlo) morbosità, la sua perversione sexy e al tempo stesso raccapricciante, opinabile nei sottotesti, ma indubbiamente sorprendete nel Cinema di genere.

La nuovissima Justine / 20 Agosto 2017 in Raw - Una cruda verità

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Riflessioni sparse)

A mio parere, uno degli spunti più interessanti del film risiede nell’accostamento fra la scoperta della natura cannibale della protagonista e la sua maturazione sessuale. Entrambi i suoi istinti più animali, di natura primitiva e primordiale, trovano esplicazione nello stesso momento, come se uno andasse a braccetto con l’altro. E non mi pare solo una scelta gore fine a sé stessa mostrare come, durante l’amplesso la protagonista cerchi di mordere il compagno, finendo per affondare i denti nella propria carne, in una significativa forma di appagamento che tracima nell’autoerotismo.

A posteriori, l’ansia dimostrata dalla madre nel momento in cui teme che Justine abbia ingerito un pezzo di carne (comunque cotta) è una chiara allegoria del timore materno di veder diventare letteralmente donna la propria figlia, una paura che nulla può contro l’evidenza dei fatti.
Mi domando se, narrativamente, la trasmissione di questo istinto sia stata prevista solo in forma femminile.

Altro dettaglio che mi pare azzeccato, è la particolare fisicità dell’attrice protagonista, Garance Marillier, acerba, esile, spigolosa, che ben si presta a sottostare al senso costante di sopraffazione che il suo personaggio sembra patire.

Nel complesso, buon film d’atmosfera, anche se confesso di aver trovato un po’ eccessiva la caratterizzazione “cimiteriale” del campus universitario e troppo reiterate le prove a cui vengono sottoposte le matricole.

Nel cast, in un piccolo ruolo, anche Laurent Lucas, attore-feticcio del belga Fabrice du Welz, avvezzo a simili contesti cinematografici.

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