15 Settembre 2014
Il tema della distopia è ormai abusato ma tengo a precisare che il romanzo di Lowry da cui è tratto è del 1993, molto antecedente a quelli che riempiono oggi le librerie.
Il film non ha certo un ritmo veloce, soprattutto nella prima parte, ma è proprio questa lentezza che permette di immedesimarsi in Jonas scoprendo con lui la verità nascosta e preparandosi a poco a poco all’exploit finale.
Azzeccati gli attori, interessante l’espediente delle scene in bianco e nero che rende appieno l’idea della mancanza.
Recensione da Oscar (1)
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.