Recensione su Edge of Tomorrow - Senza domani

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Edge of Tomorrow - Senza domani
Regia:

All You Need Is…Die! / 6 Giugno 2014 in Edge of Tomorrow - Senza domani

Adattamento in live-action della light novel (romanzo illustrato per ragazzi) “All You Need Is Kill” dello scrittore Hiroshi Sakurazaka e disegnato da Yoshitoshi Abe. Il successo di questo racconto di genere fantascientifico militare è stato tale in Giappone da convincere la catena di distribuzione Shueisha a produrre un adattamento manga, con tanto di disegni affidati a Takeshi Obata (pilastro tra i disegnatori della casa editrice e noto principalmente per Death Note qui da noi).
L’approccio con questa versione americana ha avuto pochi confronti con le varie controparti da parte mia. Non ho letto il romanzo originale ed ho dato giusto un’occhiata al fumetto per pura curiosità, leggendo il capitolo pilota molto tempo prima. Non mi sento quindi di toccare l’argomento della fedeltà, visto che il materiale su cui posso compiere un’analisi è troppo poco e lascio il compito a qualcuno più preparato sotto questo punto di vista. Diciamo che mi sono avvicinato al film senza avere la minima idea di cosa mi aspettasse (ed alla fine è vero).
Passiamo quindi alla pellicola: senza indugiare troppo, dico che Edge Of Tomorrow è un film bocciato dal sottoscritto. Sotto certi aspetti, però, non tutto quello che ha mostrato è da scartare a priori.
La chiave del reset è sicuramente intrigante ed apre a numerose possibilità narrative. Qui nel film però non è resa benissimo per vari motivi. Tralasciando la scarsa caratterizzazione dei personaggi, è il ritmo a mantenersi impalpabile. I continui reset, come una doppia lama, rendono interessante la narrazione ma allo stesso tempo la “spezzano” letteralmente in alcuni momenti, combattimenti in primis. Con l’avanzare della pellicola, questo difetto si andrà a percepire sempre di più, diventando sfiancante. Il risultato è che l’intrattenimento (cosa che dovrebbe garantire un blockbuster americano) sotto questo punto di vista non si percepisce. Ed è una grossa pecca considerando che il film vive di questo.
Inaspettatamente è l’ironia a cui ricorre Doug Liman la piccola nota lieta di questa pellicola. E’ paradossale, ma sono proprio le parti in cui il film si prende poco sul serio a riuscire bene. Non dico che vedere l’eroe di turno morire a ripetizione nei modi più goffi e imprevedibili debba far piangere dalle risate, ma sicuramente guadagna punti in fatto di simpatia ed è un tono decisamente inaspettato per un lungometraggio del genere. Questi sono stati gli unici momenti in cui Edge Of Tomorrow mi ha destato qualche piacere. Per il resto nulla di memorabile: di americani contro alieni ne abbiamo visti in tutte le salse e qui la risoluzione finale è, oltretutto, lineare al massimo e senza colpi di scena particolari. Nella seconda parte poi si perde del tutto il tono humour, e il film si autorelega a banale sci-fi movie.

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