Frankenstein di Mary Shelley

Dopo il successo di Dracula Francis Ford Coppola produce l’adattamento di un altro bellissimo romanzo gotico, “Frankenstein” di Mary Shelley e lo affidata un maestro del “cinema letterato”, Kenneth Branagh che porta in scena una versione molto fedele del libro della Shelley senza però rinunciare ai rimandi shakesperiani da lui tanto amati.
Il risultato è un ottimo film, seppure per me inferiore a Dracula, splendidamente realizzato e con un cast di alto livello sul quale spicca un insolito ma sempre straordinario Robert De Niro.
Un film che commuove e fa riflettere sulla crudeltà della natura umana proprio come il meraviglioso romanzo.

Dato per scontato che adoro De Niro (che in questo ruolo rende la “creatura” di un umano molto più “vero” di noi umani!), questa pellicola rende davvero l’omaggio dovuto al romanzo della Shelley.
Una storia interessante, che incuriosisce e che appassiona. Non ho potuto tifare per lui quando aiutava a loro insaputa la famiglia del bosco, ma non riuscivo a trattenere le lacrime quando viene cacciato via perchè “diverso”, quando si nasconde per piangere per non essere accettato (che riporta al giorno d’oggi mille casi simili…):
Antico ma sempre attuale, un film che commuove ogni volta.
E bravissimo Branagh sia come regista che come attore.
8.5