8 Agosto 2013
Non credevo fosse possibile prendere la famosa scena de “Il Cacciatore”, portarla ai giorni nostri, ambientarla in un contesto dove degli annoiati scommettitori puntano su delle povere bestie, un ritratto sofferente degli eventi del n°13 (badate, dal momento che entrerò nell’Hotel adibito a mattanza, non sarà più persona ma numero).
Non segue un percorso, è portato dagli eventi in quella che è una grande e sporca roulette russa.
Recensione da Oscar (1)
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