Recensione su Past Lives

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La vita pensata / 26 Febbraio 2024 in Past Lives

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Past Lives, debutto alla regia cinematografica della regista sudocoreana (naturalizzata canadese) Celine Song, è un film delicato, con un ritmo placido ed emozioni più trattenute che espresse, che parla di vite alternative e di “cosa sarebbe successo se”.

La storia (profondamente legata alla biografia della regista, stando a Wikipedia) di Na Young/Nora (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo) è messa in scena con grazia ed è permeata di
fascino asiatico, ma, nel complesso, mi ha lasciato abbastanza indifferente.

La caratterizzazione dei personaggi maschili è (a mio parere) scarna e un po’ inclemente, se paragonata a quella della protagonista femminile.
Il sudcoreano Hae Sung ha un carattere molto mite che, probabilmente, ha raggiunto questo grado di arresa cortesia (anche) per via del complesso contesto culturale in cui vive e di cui egli stesso lamenta le incongruenze.
L’americano Arthur (John Magaro) è un soggetto incolore. Praticamente, non pervenuto.
Al contrario, Nora è una giovane donna con un carattere deciso e le idee molto chiare, un tipo pragmatico ed efficiente. Niente di male, ovvio. Però, oltre ai genitori che la portano a vivere in Canada, lei sembra l’unica persona del film (non che, a ben pensarci, ci siano molti altri personaggi) capace di prendere decisioni. Gli uomini (due) che hanno a che fare con lei la seguono a ruota in tutto quel che fa e decide.
Ma è tutto plausibile, va bene così.

Nora ha saputo portare avanti la sua vita, in apparenza senza rimuginare troppo sui ricordi del passato e senza avere grossi rimpianti, perché ha saputo/ha voluto/ha avuto la fortuna di continuare a scoprire ed emozionarsi, senza l’amico/innamorato lasciato indietro (in molti sensi). E, se anche così non fosse, ha saputo accettare un compromesso.
Hae Sung, no, soprattutto per questioni caratteriali. E glielo ha dovuto spiegare Nora. E lui, cortesemente, ne ha preso atto.
Hae Sung sembra la voce cantante del brano “La vita pensata” di Brunori Sas:
La vita va vissuta
senza trovarci un senso.
Me lo dicevi anche tu.
La vita va vissuta
e invece io la penso.

In fondo, Nora ha sofferto (e soffre) per certe svolte della sua vita (vedi l’ultimissima scena del film), ma aveva e ha desideri incompatibili con il rapporto con Hae Sung e ha saputo procedere oltre.
Tutto interessante, ma -nella forma- un po’ troppo lezioso, per i miei gusti.

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