Recensione su Clerks III

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FAMO 4 / 28 Marzo 2023 in Clerks III

Gli ultimi anni sono stati duri per Kevin Smith. Nel 2017 muore prematuramente Lisa Spoonauer, attrice del primo capitolo, e nel 2018 mette un mezzo piede nella tomba per via di un gravissimo infarto che lo ha colpito durante uno spettacolo.
Questi due eventi in sequenza devono averlo comprensibilmente segnato profondamente, tanto da diventare estremamente rilevanti nella sceneggiatura di Clerks 3.
Sceneggiatura che è stata sicuramente cambiata rispetto alle intenzioni originali perché questo terzo capitolo era in canna da un bel pezzo e non è possibile che fosse stato concepito nella forma attuale.

Clerks 3 fa ridere meno dei predecessori. Una flessione c’era d’aspettarsela dopo due titoli ad alto tasso comico. Però 15 anni per così poco materiale è grave. Solo una manciata di battute vanno a segno o quasi.

Se da un lato questa carenza comica è un danno, Incredibilmente la mancanza di verve non rappresenta nemmeno l’aspetto più negativo dell’operazione. L’aspetto più negativo di Clerks 3 è che odora leggermente di tomba. Avete letto bene.
Clerks 3 è un film troppo amaro, troppo nostalgico e cinico per non essere un chiaro riflesso dell’intristito Kevin Smith che ha cinquant’anni si è ritrovato a fare i conti con la propria mortalità.
La vena brillante del suo autore emerge solo in rare occasioni tra le pieghe di un film un po’ troppo autoreferenziale e autocelebrativo. E’ un pelo presto Kevin.

In definitiva credo che Smith abbia sbagliato i tempi sfornando un autentico Clerks 4 prima del previsto.

La sufficienza me la strappa perché si vuol bene al View Askewniverse e hai personaggi che lo compongono, e anche perché posso comprendere le ragioni della rotta intrapresa.

Resta un film poco ispirato e destinato a scontentare un sacco di gente.

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