Recensione su Schegge di follia

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22 Aprile 2013

Chissà perchè i registi americani ce l’hanno così tanto con il liceo: Carrie, l’intera serie di Buffy l’Ammazzavampiri, Scream, High School Musical, tutti film terrificanti insomma, dove è rappresentato come un girone infernale, dove ognuno è sottoposto ad un supplizio. E’ una vera lotta per la sopravvivenza, un microcosmo con le sue regole e le sue gerarchie. In “Heathers” tutti questi meccanismi vengono esasperati, risultando comici, grotteschi, perversi. Alle tre Heather,le classiche ragazze bellericche&viziate,si oppone Veronica,quella alternativa stufa dei soprusi dei ragazzi più popolari, con l’aiuto di quello tenebroso&taciturno. Come al solito,si gioca sugli stereotipi, ma in questo caso lo si fa per sottolinearne l’inconsistenza,la paurosa omologazione e la disumanizzazione a cui si è portati pur di sentirsi accettati o temuti, il cui simbolo sono le tre Heather: stesso nome,stessi vestiti,stesso cervello. Esilarante anche la presentazione del mondo degli adulti, un mondo di ciechi, più superficiali degli adolescenti,e molto più arroganti! Io comunque rimango dell’opinione che il cinema sopravvaluti di gran lunga il mondo degli adolescenti.

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