Quello che non so di lei

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Quello che non so di lei

Film tratto dal romanzo 'Da una storia vera' di Delphine De Vigan. Delphine è una scrittrice vittima di un blocco creativo e preoccupata per l'arrivo di lettere che la accusano di aver dato in pasto al pubblico e alla stampa la sua vita privata. Nel frattempo, un'ammiratrice si insinua nella sua vita.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: D'après une histoire vraie
Attori principali: Emmanuelle Seigner, Eva Green, Vincent Perez, Dominique Pinon, Brigitte Roüan, Camille Chamoux, Josée Dayan, Noémie Lvovsky, Leonello Brandolini, Édith Le Merdy, Elisabeth Quin, Damien Bonnard, Saadia Bentaïeb, Véronique Vasseur, Stanislas Moreau, Anouchka Csernakova, Charlotte Mangel, Jean Frischmann, Mélanie Bourgeois, Valérie de Monza, Mostra tutti

Regia: Roman Polanski
Sceneggiatura/Autore: Olivier Assayas, Roman Polanski
Colonna sonora: Alexandre Desplat
Fotografia: Paweł Edelman
Costumi: Karen Muller Serreau
Produttore: Wassim Béji
Produzione: Francia
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 97 minuti

Dove vedere in streaming Quello che non so di lei

Stereotipi / 7 Agosto 2023 in Quello che non so di lei

Il tema abusato dell’estranea che invade la vita della sua vittima assumendone il controllo viene declinato nei film di genere puntando sulla suspense; ma in Quello che non so di lei di suspense ce n’è poca – in effetti a parte gli stereotipi (compreso quello del doppio proiezione di sé) non troviamo praticamente nulla. Anche l’interpretazione delle due protagoniste è insoddisfacente: Emmanuelle Seigner è tutta irritante passività (e mi è parsa a dire il vero anche un po’ troppo inespressiva), mentre Eva Green punta su una aggressiva follia priva di qualsiasi sottigliezza, in un ruolo molto distante da quelli soliti dell’attrice. Un passo falso per regista e interpreti che lascia lo spettatore interdetto.

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Un Polanski elegante ma banale / 17 Aprile 2019 in Quello che non so di lei

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Per Polanski, ancora una matrice letteraria (il romanzo Da una storia vera di Delphine de Vigan), ancora protagonisti legati al mondo della letteratura (vedi, L’uomo nell’ombra o La nona porta) e, soprattutto, ancora il tema del doppio che percorre non troppo silenziosamente quasi tutta la sua filmografia.
Però, nonostante l’interessante disquisizione sulla paternità dell’arte (ultimamente, ne parlano molti ottimi registi internazionali, da Aronofsky ad Anderson, passando per Östlund), la bella messinscena e le brave protagoniste (Eva Green, sempre magnetica, ha occhi che parlano, sussurrano, gridano), Quello che non so di lei svela un po’ troppo presto le sue carte e il taglio psicanalitico della storia.
Insomma, un Polanski elegante ma banale proprio in un contesto narrativo a lui estremamente congeniale.

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Un film raffinato sulle ossessioni e le paure dell’essere umano. / 4 Agosto 2018 in Quello che non so di lei

Dopo “la nona porta” e “L’uomo nell’ombra” Roman Polanski sceglie di nuovo il mondo del libro per raccontare la storia della scrittrice Delphine che racchiude in sé un po’ tutte le ossessioni del talentuoso regista polacco.
Il risultato finale è un film ambiguo, a tratti inquietante, raffinato, sofisticato e interpretato ottimamente da Emmanuelle Seigner ed Eva Green (che come scrissi una volta si trova perfettamente a suo agio nell’interpretare personaggi dal passato oscuro e misterioso), una lo specchio dell’altra.
Un film sulle paure e sulle ossessioni che talvolta possono accompagnare la vita di ogni singolo essere umano.

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